“Niezi (Ragazzi di Cristallo)” di Enzo Moscato

La rielaborazione di Moscato non convince il pubblico del Teatro Piccolo Arsenale

In scena al Teatro Piccolo Arsenale di Venezia, Niezi (Ragazzi di Cristallo), storia malinconica di orfani costretti a prostituirsi, liberamente tratto dall’opera dello scrittore di Taiwan, Bai Xianyong.

I niezi sono dei ragazzini di Tai Pei che, abbandonati dalla famiglia, trovano il loro rifugio nella vita notturna del parco, attorno al lago dei Loti. Si guadagnano da vivere vendendo il proprio corpo ai signorotti della borghesia di Taiwan, protetti e accuditi da Yang, maestro della notte.

Tratto da un romanzo di Bai Xianyong, Il maestro della notte, questa piece è stata poi rivisitata e corredata con inserti da opere inedite del regista e protagonista Enzo Moscato, in cui anch’egli analizzava le figure dei deracinées messi al bando dalla società.

Il sipario si alza su una scenografia minimalista, uno sfondo bianco, varie lampade cinesi appese al soffitto, e le figure dei due protagonisti in ombra sullo sfondo: una fotografia molto ben curata grazie alle scene di Carlo Guitto e alle luci di Cesare Accetta, che in tutte le fasi dello spettacolo riveleranno diverse soluzioni interessanti.

Quello che non convince dello spettacolo è, invece, la struttura drammaturgica, tesa tra la lettura dei testi di Moscato e Xianyong e intermezzi musicali danzati dall’ombra di Giuseppe Affinito J. La ripetitività di questa struttura trascina stancamente lo spettatore verso la conclusione dello spettacolo, stimolando così poco più di un freddo applauso.

Anche se il gioco scenico è molto raffinato, e cerca di rappresentare con la danza i pensieri e le sensazioni descritte dalle parole recitate da Moscato, quando nella conclusione viene rivelato perde la carica emotiva suscitata durante il resto della rappresentazione. Poesia che viene delusa anche nei momenti in cui Moscato lascia trasparire, troppo marcatamente, le sue origini partenopee che stridono con l’ambientazione e l’atmosfera orientale dello spettacolo.

Uniche note positive sono certamente l’interpretazione di Giuseppe Affinito J., molto giovane ma anche molto capace nel rendere la fragilità e melanconia dei protagonisti del romanzo di Xianyong; e la volontà del regista di portare sulla scena temi difficili ma molto importanti, e troppo spesso dimenticati, che sono realtà quotidiana in molti paesi del mondo.

Niezi (Ragazzi di cristallo)
Suite da Il Maestro della notte di Bai Xianyong e Pièce noire di Enzo Moscato
a cura di Enzo Moscato
con Enzo Moscato
ideazione scenica Enzo Moscato
colonna sonora Pasquale Scialò
scena e costumi Tata Barbalato
produzione Compagnia Enzo Moscato, La Biennale di Venezia
info www.labiennale.org