Schwarzenegger a Roma per presentare “The Last Stand”

L'ex governatore e le armi: Arnold torna al suo habitat naturale

ROMA – Dopo dieci anni di assenza dal cinema e dall’Italia, Arnold Schwarzenegger approda di nuovo sulle nostra penisola, per promuovere il suo ritorno al grande schermo con l’action-movie The last stand.

La conferenza stampa si è tenuta all’Hotel Hessler Villa Medici, a Trinità dei Monti. Da buon veterano dello schermo, l’attore ha potenziato l’atmosfera di attesa facendo un discreto ritardo, come prevede il copione di una star. Oltre a lui, erano ospiti gli attori Johnny Koxville e Jamie Alexander, l’eroina di Thor.

Le domande scorrono numerose e veloci, alcune incentrate sul film, altre più intrecciate col recente passato politico di Schwarzenegger, ex governatore della California. L’attore si è soffermato molto sulla sua esperienza in politica, dicendosi tuttavia molto contento di essere tornato al mondo dello spettacolo. Più volte ha ribadito la soddisfazione per aver lavorato con Kim Jee Woon, regista sud-coreano da lui stesso definito il James Cameron asiatico. Secondo l’attore questo film ha il pregio di avere ritmo, rimandi al western, ma anche una certa dose d’ironia.

Frequenti le domande in cui la star viene chiamata in causa direttamente, come quando si parla di eroi e lui inserisce nell’elenco Mandela, Reagan e Gorbaciov. In particolar modo, ricorre tra gli interventi dei giornalisti la questione delle armi, argomento più che mai spinoso e attuale nel dibattito politico americano; inevitabile in questo caso la riflessione sul messaggio di un film così carico di armi e combattimenti. Tutti hanno risposto cercando di essere politicamente corretti e al di sopra di ogni critica, finendo inevitabilmente per rilasciare commenti piuttosto generici, nonostante le tenaci insistenze della sala stampa.

Schwarzenegger in particolare, messo maggiormente alle strette sull’argomento, ha tentato di svicolare parlando in maniera decisamente retorica e vaga della questione, cercando di mantenersi in perenne equilibrio, anche quando – dietro esplicita domanda – si è trovato costretto a pronunciarsi sulle misure proposte da Obama.
Chiusa la parentesi politica, la star torna a parlare del film in uscita il 31 gennaio, sottolineando che il suo scopo principale è intrattenere, a volte anche con scene eccessive ed esagerate, fatte di scontri e inseguimenti mozzafiato. E l’ex governatore della California ricorda a tutti quello che è davvero: Arnold Schwarzenegger.