Fuori Concorso – Film d’Apertura
Aprono questa cinquantottesima edizione del Festival di Berlino Martin Scorsese e i Rolling Stones, coautori a tutti gli effetti, l’uno con le immagini e la sapienza filmica gli altri con la musica e l’energia, di “Shine a Light”.
Era l’autunno del 2006. I Rolling Stones avevano in programma di esibirsi in due serate in un vecchio teatro di Broadway, il Beacon Theatre, risalente al 1928. La grande particolarità di queste due serate è che si sarebbero svolte di fronte ad appena 2800 persone, capienza massima del piccolo teatro. Cosa bizzarra se pensiamo che gli Stones hanno suonato di fronte a centinaia di migliaia di persone a concerto. È quindi curioso che il film che Martin Scorsese dedica loro e alla loro musica si svolga in un ambiente così intimo e ristretto. Forse un modo ulteriore per racchiudere, raccogliere e focalizzare la grande energia che ancora sprigiona da questi quattro sessantenni terribili e dai loro ospiti illustri: Jack White dei White Stripes, la leggenda del blues Buddy Guy e Christina Aguilera.
Scorsese, dunque, filma le due ore scarse di concerto del gruppo inglese al Beacon; e lo fa facendolo precedere da un breve, ironico intro sulla preparazione del film e intervallando gli spezzoni di spettacolo con immagini di repertorio simpatiche e curiose. Uno dei principali temi estratti da Scorsese dai materiali di repertorio è la curiosa insistenza con cui nel corso della loro carriera gli Stones siano stati dati per spacciati o finiti, e come contraltare la sicurezza del frontman, Mick Jagger, sul fatto che avrebbero suonato fino a sessant’anni e oltre. Promessa decisamente mantenuta; e a giudicare dalla foga, dalla freschezza e dalla gioia riversata nel concerto, le quattro pietre rotolanti, Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts potranno andare avanti ancora per qualche tempo.
Scorsese, oltre a mostrare la solita, estrema ironia e simpatia che lo contraddistinguono, non dimentica ovviamente di essere un grande regista. In uno spazio angusto come quello del Beacon Theatre poteva essere veramente difficile avere la necessaria libertà di movimenti per filmare il concerto. Eppure il risultato finale dice che Scorsese è stato abilissimo nello sfruttare tutti i mezzi possibili, e ciò che ne risulta è un film incredibilmente curato tecnicamente. Un sonoro perfetto (una delle macchina da presa, a un certo momento, è dietro un fan che sta scattando una fotografia, e il click dello scatto è chiaramente udibile nonostante la musica ad altissimo volume); una fotografia, affidata a due direttori molto famosi, Ellen Kuras che ha lavorato con Michel Gondry e Robert Elswit che ha collaborato con Paul Thomas Anderson, curatissima e molto bella; un montaggio che, come sempre nei film di Scorsese che siano documentari o pellicole di fiction, risulta essere decisamente funzionale e molto più che valido. In conclusione questo nuovo viaggio del piccolo, solo di statura, regista italoamericano nel mondo della musica non sfigura di certo rispetto alle precedenti escursioni nel genere: The Last Waltz, Feel Like Going Home (sulla storia del blues) e No Direction Home (su Bob Dylan); anzi, pur nella sua diversità rispetto agli altri, come valore assoluto si colloca sullo stesso livello di grandezza.
Titolo originale: Shine a Light
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Documentario, Musicale
Durata:
Regia: Martin Scorsese
Sito ufficiale: www.shinealight-il-film.blogspot.com
Cast: Keith Richards, Mick Jagger, Bill Clinton, Ron Wood, Charlie Watts, Igor Cherkassky
Produzione: Concert Productions International, Shangri-La Entertainment
Distribuzione: BIM
Data di uscita:
Berlinale 2008
11 aprile 2008 (cinema)