Si è aperta venerdì 11 novembre a Torino la prima edizione della triennale, “T1 – la sindrome di Pantagruel”, curata da Francesco Bonami, direttore della 50. Biennale d’Arti Visive del 2003, e Caroluyn Christov-Bakargiev, dal 2002 capo curatore al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
“T1 – la sindrome di Patangruel” è la prima sezione della nuova rassegna triennale d’arte contemporanea, “T-Torino Triennale Tremusei”, organizzata dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea insieme alla Fondazione Sandretto Rebaudengo, di cui Bonami è direttore artistico dal 1995, e dalla GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Con “T-Torino Triennale Tremusei” gli ideatori dell’iniziativa vogliono favorire uno scambio culturale tra Torino e la regione Piemonte con il resto del mondo, attraverso la creazione di un dialogo tra giovani artisti emergenti, sperimentali e innovativi ed artisti che hanno già raggiunto una maturità e un prestigio internazionale.
Tema di questa prima sezione, aperta sino al 19 marzo 2006 presso ben 6 sedi espositive tra Torino e Rivoli, è la “voracità” ed il senso di megalomania caratterizzante la società contemporanea. Metafora e simbolo di tale atteggiamento è il personaggio Pantagruel, protagonista grottesco e assurdo dello scrittore francese del quindicesimo secolo, François Rabelais. Così come Pantagruel appare come gigantesco mostro di vorace appetito, la nostra società nell’epoca della globalizzazione tende a fagocitare ed ingerire ogni aspetto della vita senza il minimo controllo ed equilibrio.
Le opere dei 75 artisti presenti in questa prima sezione, esprimono il desiderio di inglobare tutte le forme artistiche presenti sulla scena internazionale: dalla pittura, alla scultura, dalla video arte, alla fotografia, da performance a opere sonore, da lavori per il web a progetti collettivi. Lavori inediti e innovativi riflettono sui contrasti e le contraddizioni della società globalizzata soggetta sia a frenesie e tensioni al cambiamento, ma allo stesso tempo a paure, timori e ansie per un senso di un’imminente esplosione senza controllo.
Dagli organismi vegetali di Andrea Caretto e Raffaella Spagna al video di Ed Young, “Queste puttane non rappresentano un cazzo” sui limiti tra arte e buffonata; dal “GAZEaBOut” nel quale il pubblico ha tempo di riflettere sulla società e suoi rapporti tra essa e l’individuo, ai video di Melissa Martini che indaga sulla nevrosi contemporanea legata al cibo; dalle trottole giganti di Miguel Angel Rios, metafore del gioco come vita e della futile eleganza del caso, al circo di Javier Tellez che indaga i rapporti tra normalità e patologia, tutti questi lavori fanno riflettere sulla frenesia dei nostri tempi, sulla vorace tendenza verso l’esplorazione e l’eccesso.
Come Pantagruel (da panta “tutto” e gruel “pappa”) mangia, beve, viaggia, ma ogni tanto si ammala, così la nostra società caratterizzata da un progresso tecnico, tecnologico e scientifico a volte estremo è anche afflitta da fragilità e precarietà causate proprio da un atteggiamento autodistruttivo tendente al collasso.
Ad affiancare le opere dei 75 artisti coinvolti, troviamo anche le due mostre personali dell’artista sudamericano, Doris Salcedo, e del giapponese Takashi Muratami che propone con le sue opere interpretazioni provocatorie della cultura del suo paese.
Salcedo con “Abisso” ha eretto una volta di mattoni sulle quattro pareti di una sala del Castello di Rivoli, creando uno spazio vertiginoso con un’opera imponente, pesante ma anche misteriosa e silenziosa.
Più di ottanta opere che si rivelano, per una società afflitta dalla sindrome di Pantagruel, un’ancora di salvataggio per una civiltà obesa arrivata ad un punto di non ritorno.
T1 – La sindrome di Pantagruel
A cura di Francesco Bonami e Carolyn Christov-Bakargiev.
Dal 9 novembre 2005 al 19 marzo 2006
Vernice per la stampa: 9 novembre 2005 dalle 18 alle 22
Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia 10098, Rivoli
educa@castellodirivoli.it; http://www.castellodirivoli.org/
Ingresso: € 12.00 intero; € 10.00 ridotto
Orario: da martedì a giovedì dalle 10.00 alle 17.00; da venerdì a domenica dalle 10.00 alle 21.00
Prenotazioni e informazioni per il pubblico:promozione@torinotriennale.it, [www.torinotriennale.itUfficio stampa
E-mail T1: press@torinotriennale.it
Castello di Rivoli – Massimo Melotti, tel. +39.011.9565209 – 211
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – Angiola Maria Gili, tel. +39.011.3797600
T-Torino Triennale Tremusei
Per il programma completo della rassegna: Info tel. 011.9564408, ist.mus.rivoli@libero.it