Venezia 72. Fuori Concorso
Fatto di interviste alternate a immagini aeree spettacolari del nostro pianeta, Human è un lavoro mastodontico che tenta di trovare delle risposte a quelle che sono da sempre alcune delle domande fondamentali dell’essere umano.
Meglio non dire molto su quest’opera, che non sarebbe sbagliato definire immensa per mole di lavoro e intenti, e lasciare che le immagini e le voci i parlino da sole: a una camera fissa che riprende gli intervistati, più di 2000 persone provenienti da 60 paesi riprese nel corso di due anni, si alternano immagini spettacolari nella loro bellezza (d’altro canto si parla di Arthus-Bertrand).
Senza mai riproporre due volte la stessa persona, gli intervistati rispondono a delle domande che il team di Bertrand e della Bettencourt Schueller Foundation, che ha finanziato e permesso il progetto, hanno posto, uguali, a tutti. Domande come per esempio: “Ti senti libero?”, “Qual è il significato della vita?”, “Cos’è la felicità?”. Ne escono spaccati di vita brutali, toccanti, poetici, squallidi, divertenti, angoscianti. L’essere umano è declinato in tutte le sue forme, per ogni vita felice ce n’è una triste, a ogni racconto di gioia se ne contrappone uno di dolore. Più d’uno degli intervistati parla di ciò che ci rende umani, di quale sia il fattore imprescindibile che fa di ognuno di noi un essere umano. Molte sono le risposte ma quella che sembra predominare è, prevedibilmente, l’amore.
L’opera è ricca di retorica, impossibile sfuggirne, che la rende molto facile, accessibile, in quella che tutto sommato sembra essere una scelta voluta. Se si vuole dirigere un film che possa raggiungere quante più persone possibili, bisogna trovare un linguaggio comprensibile a tutti, una forma che non risulti ostica o inintelligibile. Qui è ben chiaro quali sono i momenti in cui ci si deve commuovere, quali quelli in cui si deve inorridire e quando si deve sorridere, nulla di ermetico o di difficile accesso.
Anche la distribuzione – che prevede i cinema, la televisione, il web, dei making of, delle interviste più lunghe – mira a un contatto capillare con il pubblico. È un film con un preciso intento sociale, di coinvolgimento e condivisione, che vuole ricordarci come alla resa dei conti siamo tutti esseri umani, molto più uguali gli uni agli altri di quanto ci piacerebbe pensare nella nostra peculiare diversità.
Titolo originale: Human
Nazione: Francia
Anno: 2015
Genere: Documentario
Durata: 191′
Regia: Yann Arthus-Bertrand
Produzione: Humankind Production
Distribuzione: MyPlanet
Data di uscita: Venezia 2015 – Fuori Concorso