All’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia approda il Fondo Luca Ronconi, ordinato e inventariato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria. L’intento perseguito insieme alla destinataria del lascito, Roberta Carlotto, è conservare e valorizzare l’eredità artistica del grande maestro. Per l’occasione il 6 e 13 marzo, in collaborazione con l’Archivio Ronconi e il Centro Teatrale Santacristina, saranno organizzate due giornate dedicate all’opera del maestro e agli anni della Biennale di Venezia, dove è stato direttore dei settori Teatro e Musica dal 1974 al 1976, nonché premiato con il Leone d’oro alla carriera nel 2012.
Lunedì 6 marzo alla Sala Auditorium della Biblioteca della Biennale (Calle Paludo S. Antonio), si svolgerà, a partire dalle ore 10, una giornata di studi con interventi di Roberto Cicutto (Presidente della Biennale di Venezia), Roberta Carlotto (Presidente del Centro Teatrale Santacristina), Giovanna Giubbini (Direttore della Sovrintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria), Debora Rossi (Responsabile dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia) e testimonianze di studiosi, collaboratori, attori, critici, molti dei quali a lungo a fianco di Ronconi condividendone il percorso umano, artistico e intellettuale. Sono in programma interventi di Giovanni Agosti, Oliviero Ponte di Pino, Stefano Boeri, Peter Exacoustos, Manuela Mandracchia, Margherita Palli, Ottavia Piccolo, Pier Luigi Pizzi, Massimo Popolizio.
Lunedì 13 marzo al Cinema Rossini di Venezia (ore 18.30) verrà proiettato il film documentario 75 Biennale Ronconi Venezia realizzato da Jacopo Quadri e prodotto da Palomar in collaborazione con il Centro Teatrale Santacristina. Il documentario, che verrà introdotto dalla giornalista e critica di teatro Anna Bandettini, racconta la Biennale Teatro diretta da Luca Ronconi nel 1975 e una generazione di artisti
convinta che il teatro possa cambiare il mondo. È negli anni ’70 che si sono affermati sulla scena internazionale i giovani maestri che segneranno i decenni successivi: Peter Brook, il Living Theatre, Jerzy Grotowski, Ariane Mnouchkine, Meredith Monk, Andrei Şerban, Giuliano Scabia, Dacia Maraini, Robert Wilson. Luca Ronconi, nominato nel 1974 direttore della Biennale Teatro, li chiamò tutti a Venezia, per un festival laboratorio memorabile, che attira centinaia di giovani, alcuni destinati a lunghe carriere teatrali, come Roberto Bacci, Giorgio Barberio Corsetti, Sandro Lombardi, Federico Tiezzi, Alessandra Vanzi.