Gasoline Rainbow è la storia di cinque ragazzi americani, più precisamente dell’Oregon, che, non appena finito il liceo, decidono di intraprendere un viaggio on the road prima di iniziare a lavorare. I protagonisti, Tony, Micah, Nichole, Makai e Nathaly (nomi reali degli attori esordienti), partono su un furgone con uno dei due fari posteriori guasto, decisi ad arrivare sulla costa del Pacifico, a più di 800 km di distanza.

Nel loro percorso troveranno nuovi amici, ma anche ostacoli e imprevisti, scopriranno nuovi luoghi, dai più aridi deserti alle città dall’odore acre e penetrante.

I giovani che Bill Ross racconta nel suo film assaporano la libertà in ogni suo aspetto, dall’euforia di poter andare dovunque si voglia, fino alla nostalgia di un abbraccio della propria madre, passando perfino per la paura di morire di sete nel deserto. I cinque nel film si racconteranno sempre di più, focalizzandosi sul proprio passato, anche in rapporto alla famiglia di provenienza, ed interrogandosi su un futuro decisamente incerto.

Anche se il sentimento preponderante è quasi sempre la gioia, talvolta è la paura a farla da padrona, seppur spesso nascosta o evitata. I cinque amici vivono visceralmente il loro rapporto di affetto, e l’esserci l’uno per l’altro dà loro forza: tutti però sono diretti alla “festa della fine del mondo”, forse una metafora per un avvenire potenzialmente “apocalittico”?

Lo stile di regia di Bill e Turner Ross si associa facilmente al cinema americano indipendente, la camera è quasi sempre in movimento, proprio come i personaggi, ma talvolta, davanti alla magnificenza della natura le inquadrature diventano fisse, la luce si trasforma e tutto ciò che distrae diviene una sfocatura.

Elemento fondamentale in Gasoline Rainbow è la musica, che si potrebbe definire di fatto onnipresente: varia nei generi e nel volume non abbandona mai i protagonisti, ma anzi li accompagna in questo viaggio all’insegna dell’avventura.

“L’Odissea americana” di Bill Ross suona del rumore dei pneumatici sull’asfalto, profuma di benzina e corre veloce come un treno merci ma ha i colori dell’arcobaleno.

Gasoline Rainbow, presentato all’ottantesima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Orizzonti, è una pellicola autentica e gradevole, che rivendica il diritto dei “quasi adulti” di godere della libertà assoluta prima di essere proiettati definitivamente in un mondo nel quale trovare una propria collocazione è a dir poco complesso.