In una stagione poco vivacizzata turisticamente si inaugura ad Abano Terme – 8 Dicembre – il Museo Villa Bassi Rathgeb. Perché ad Abano Terme, capitale del termalismo europeo?

Il Comune di Abano ci tiene con orgoglio di porsi come città d’arte soprattutto per il fatto di aver ospitato per lunghi anni il nobile Roberto Bassi Rathgeb, illustre collezionista, storico d’arte e intellettuale bergamasco che donò al Comune della comunità abanense la sua villa, vero gioiello architettonico assieme all’imponente sua raccolta d’arte.

Villa Bassi è una nobile dimora cinquecentesca trasformata dalle autorità civiche in Museo Civico. Orgogliose di ospitare le 450 opere d’arte dell’illustre studioso bergamasco la cui Famiglia ha contribuito a rendere ancor più rigogliosa l’attività termale di Abano attraverso intuizioni tecniche avanzate e contributi finanziari, orientandola verso un termalismo moderno ed efficiente.

La Villa è costituita dalla Loggia ricca di affreschi dall’influsso vassillacchiano; dal Salone pure adorno di affreschi simboleggianti le virtù dei proprietari esaltate soprattutto nella raffigurazione della “continenze di Scipione” e nella”magnanimità di Alessandro”.

Nelle rimanenti sei sale ricche di rappresentazioni simboliche ispirate a Ovidio e alla Bibbia sottolineanti il tema della fedeltà e della sacralità della vita. Notevole l’Oratorio che ricrea la tipologia della cella mariana di Loreto cui la famiglia era particolarmente devota.

Il grande apporto di Roberto Bassi Rathgeb, orientato dalla sua raffinata conoscenza scientifica e umanistica, è quello di aver mantenuto e in parte ricostruito la collezione ereditata dal padre Giuseppe e dal nonno Alberto.

La collezione è stata acquisita dal Comune di Abano Terme in due diversi momenti.

La prima donazione avvenuta nel 1972, comprendeva circa 50 tra dipinti, disegni ed incisioni dal XV al XX secolo con nomi di maestri rinascimentali di grande rilevanza come Giovanni Cariani, Moretto da Brescia, Giovanni Battista Moroni, Palma il Giovane, Guido Reni e altri pittori del Settecento. La seconda donazione, avvenuta nel 1980, comprende circa 400 pezzi, disegni, mobili, lampadari, armi. I pezzi più antichi sono una serie di pregevoli miniature di codici del 400-500 ed alcuni affreschi cinquecenteschi. Parecchi e pregevoli sono i dipinti di scuola settecentesca e ottocentesca.

Tra l’antiquariato e l’alto artigianato artistico sono da annoverare tre preziosi ventagli giapponesi, candelabri di varie epoche, le specchiere, i portavasi, i lampadari e altri oggetti d’arredamento.Tra le sculture merita menzione una “Madonna Assunta” lignea di gusto gotico e altre preziose statue. Interessanti la raccolta delle armi con armatura completa, elmi e paramenti per cavalli.

Lode ai responsabili del Comune di Abano Terme che hanno accolto con sapienza e cultura e attenzione questa eredità che insegna alle nuove generazioni dei cittadini locali e ai visitatori del museo quanto l’Arte porta in sé suggerimenti di civiltà e creatività