Per gli appassionati di Emma Dante, dopo Pupo di zucchero a Venezia, Misericordia è di scena dal 25 al 27 gennaio al Teatro Toniolo di Mestre. E’, nelle intenzioni della regista palermitana, una favola contemporanea che racconta la fragilità delle donne e la loro solitudine, la disabilità e la mancanza di affetti familiari forti.

Le sorelle Nuzza (Manuela Lo Sicco), Anna (Leonarda Saffi) e Bettina (Italia Carroccio) vivono in un monolocale assieme ad Arturo (Simone Zambelli), nato settimino dalla triste unione tra l’amica Lucia e un uomo detto Geppetto. Triste perché la donna è morta poche ore dopo il parto, carica delle botte e dei calci dell’amante. Di giorno sferruzzano isteriche e di notte fanno la vita (sembra che la faccia pure la piccola creatura), ma nel frattempo sono madri amorevoli di quel bimbo ipercinetico. La convivenza si fa stretta, le tre litigano e si ritrovano a dover fare una scelta dolorosa, un distacco necessario per il bene del ragazzo.
Nella solita scena nuda su fondo nero illuminata da Cristian Zucaro, quattro seggioline e tanti giocattoli, si agitano le vite di questo microcosmo disagiato. Arturo è un perpetuum mobile, un ipercinetico che danza anche nel sonno, eppure appare il più ordinato della famiglia. Le sorelle sono impegnate per tutto il tempo a richiamarlo all’ordine, a stargli dietro con pazienza, senza capire che quello che hanno davanti è un uomo e non più un bambino e lo dimostra l’inutile corredo da viaggio che gli preparano. Un’incomunicabilità familiare che dal palco passa anche allo spettatore, costretto a intuire le dinamiche dal dialetto stretto palermitano e pugliese parlato dalle attrici.
I temi usati da Dante in questo atto unico sarebbero anche validi, ma manca nella resa quell’intensità necessaria a colpire lo stomaco dello spettatore. Lo dimostra il fatto che il sentimento principale suscitato nel pubblico, almeno alla prima del 25 gennaio, sia stata per lo più l’ilarità, elemento sicuramente fondamentale, ma non certo l’unico su cui verte Misericordia.
Luca Benvenuti