L’attività del Palazzetto Bru Zane di Venezia riprende, dopo il Festival Eroica o tirannica? e le festività natalizie, proponendo un mini concerto di Capodanno posticipato. Piano party ha visto infatti protagonista giovedì 13 gennaio 2022 la giovane pianista veneta Gloria Campaner, impegnata in un programma suggestivo dedicato al valzer e alla danza, evento che sarà ripreso nell’ambito di Piano city Milano.
Per introdurci nell’atmosfera delle pagine scelte, alcune eseguite per la prima volta anche dalla pianista stessa, Campaner legge un estratto da Madame Bovary, la celebre scena del ballo al castello de La Vaubyessard. Il Valse nonchalante di Saint-Saëns, dal tempo disteso e dalla seducente melodia da café-concert, ci cala in medias res nel viaggio verso la destrutturazione del valzer. I sei Valses intimes di Dubois, risalenti al 1909, sono veri bonbon musicali, sette minuti circa di eleganza e limpidezza, probabilmente nati come ciclo dato il percorso tonale che parte e finisce in la bemolle maggiore. Di Georges Lamothe ascoltiamo il «grand valse de salon» Nuit d’Orient che richiede alla pianista notevole agilità soprattutto nel finale pirotecnico. I Valses Nobles et Sentimentales di Ravel sono valzer rarefatti poco riconoscibili nella loro natura avanguardista e precursori acerbi de La Valse, capolavoro indiscusso del 1920. Chiude le danze vere e proprie, approcciate da Campaner con curiosità, gusto ed eleganza di fraseggio, l’Écossaise op. 151 di Cécile Chaminade, breve brano in cui l’autrice cambia il tempo tradizionale della Scottish da 2/4 a 3/4.

E’ con Debussy che Campaner dimostra di avere un’oggettiva familiarità, dimostrando sensibilità e profondità di lettura davvero interessanti. La Suite Bergamasque, conosciuta da tutti per il Clair de lune, reinterpreta la suite barocca sintetizzando ancien régime e simbolismo. L’Isle joyeuse, oltre agli evidenti riferimenti acquatici, ha un valzer lento nel secondo tema e Campaner gestisce con tecnica abile e grande respiro questa ricca mescolanza di dinamiche contrastanti, di rarefazioni e di accumulazioni.
Sala piena, pubblico entusiasta e bis del celebre valzer op. 64 n. 2 di Chopin.
Luca Benvenuti