A Granite City, dove la criminalità dilaga senza tregua, la popolazione rimpiange il suo difensore supereroe Samaritan (Sylvester Stallone) morto dopo uno scontro decisivo con il suo nemico, nonché gemello, Nemesis.
Si alternano voci e dicerie, alcuni non credono che Samaritan sia morto. Tra questi c’è Sam Cleary (Javon “Wanna” Walton), un ragazzino convinto che il suo vicino di casa Joe sia proprio l’eore di cui tutti, lui soprattutto, hanno bisogno proprio ora.
È Julius Avery, già regista di Overlord, a dirigere questo fantasy, basato sulla graphic novel di Mythos Comics pubblicata nel 2014, e la sceneggiatura di Bragi F. Schut (il direttore della fotografia è David Ungaro, gli scenografi sono Greg Berry e Christopher Glass) che deve ringraziare tutto l’amore che Stallone ha per il suo mestiere.
Lo schema ricorrente c’è.
C’è la madre, infermiera single che fatica a pagare l’affitto, e c’è un figlio, di cuore, ma a buon punto sulla cattiva strada che incrocia la solita banda di malvagi. *
E poi c’è il vicino di casa ombroso, che si capisce lontano un miglio, che ha qualcosa da nascondere. Ma poco importa. Samaritan è divertente e burbero al punto giusto, perché il 76enne Stallone ci crede e scaglia contro i muri i brutti ceffi, e il pubblico lo segue.
Dal 26 agosto su Prime Video.