Tragedie e commedie per tavoli e baracche. Incontro con Gigio Brunello

Francesca di Fazio incontra alla VEZ di Mestre Gigio Brunello, autore di "Tragedie e commedie per tavoli e baracche", De Bastiani editore

Forse, nell’ispirazione creativa che anima gli autori di teatro, andrebbe isolata una categoria tutta particolare, che potremmo chiamare quella dei creatori “totali”; quegli epigoni della pura immaginazione che, nel pensare a un intreccio, hanno la virtù e il privilegio di plasmare e tenere sotto controllo ogni aspetto realizzativo della storia, dal testo su carta ad ogni moto o gesto dei protagonisti sulla scena; e dove gli stessi attori chiamati ad animarla possono esistere in quanto emanazione fisicamente compiuta di quello stesso circuito immaginativo. Parliamo dei burattinai autori di teatro, artisti per certi versi unici; ricordano un po’ gli ultimi giapponesi buoni, rimasti irriducibili nelle loro isole analogiche di riscrittura totale del mondo, nella saga di un’invasione digitale ed elettronica ormai avviata al controllo dell’intero oceano comunicativo. Così, quando si presenta l’occasione di incrociarne qualcuno, in questo caso un vero fuoriclasse delle scene, e di prendere contatto col suo universo creativo, l’opportunità è particolarmente ghiotta.

È il caso di Gigio Brunello, che Francesca di Fazio incontra alla Biblioteca VEZ di Mestre il 17 aprile (ore 18.00) nell’ambito della rassegna Autori e autrici a Km zero, in occasione dell’uscita del suo libro Tragedie e commedie per tavoli e baracche (De Bastiani editore). Autore poliedrico, per la sua attività di sperimentazione e innovazione nel teatro di figura, Brunello ha ricevuto in carriera numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero, dove parecchie sue opere sono state tradotte e rappresentate (fra gli altri Marionetta d’oro 1997 e 2003 Puppets fest Gorizia, Silvano d’oro 1998 Italia, Sirena d’oro 2002 Italia, Gran Prix Festival Internazionale di Bielorussia 2000, Eolo Awards 2009, Eolo Awards 2012); negli ultimi dieci anni, spesso in collaborazione con il regista Gyula Molnar, ha presentato al pubblico, attraverso il linguaggio dei burattini, delle maschere della Commedia dell’arte e del teatro di figura, spettacoli originali e rivisitazioni di classici, da Goldoni a Nievo, Buckner, Shakespeare e Leopardi.

Il volume seleziona dieci copioni particolarmente significativi, per estro e abilità ricombinatoria,  all’interno della vasta produzione drammaturgica di Brunello. Si sa che ogni libro, accanto alla lettera dei propri contenuti testuali pianamente distesi in pagina, propone sempre un particolare canale di ricezione psicologica per il lettore, dipendente dalla convenzione del genere, o dalla specificità del singolo oggetto; in questo caso, il libro di Brunello sembra offrire fin dal titolo una specie di zattera retrograda, dove di invenzione in invenzione, di lazzo in lazzo si può risalire a un rivolo sorgivo di corpi in movimento rapido e tagliente, chiamati a circoscrivere una libera sintassi plastica di periodi, battute, fino alle singole interiezioni. Forse proprio da qui, da questa emancipazione delle forme da ogni possibile complicazione adattativa sulla scena, parte una combinazione inesauribile di contaminazioni ludiche fra le maschere e i topoi del teatro di ogni tempo. 

L’incontro, curato come detto da Francesca Di Fazio, sarà accompagnato dalla lettura di alcuni brani del libro da parte dell’autore, sia attraverso l’utilizzo dei suoi burattini che in forma di semplice reading.  Assaggi di una creatività davvero pirotecnica, tutti da rileggere e in separata sede, come in un kit di libero riallestimento della fantasia, rianimare con gusto.