Contea di Cascade, Montana, Stati Uniti, anni Sessanta. Jerry (Jake Gyllenhaal), Janette (Carey Mulligan) e Joe (Ed Oxenbould), il loro figlio quattordicenne: la famiglia che incarna il sogno americano di perfezione. O almeno quello che le convenzioni sociali intendono per tale. Ma sotto la superficie si scopre che nessuno è perfetto e che le convenzioni stringono un cappio intorno al collo di queste tre persone, che vivono un po’ isolate in una piccola città in una provincia remota e selvaggia. I genitori sono frustrati e infantili, egoisti nelle loro aspirazioni, seppur legittime, di realizzazione e di crescita.

Il padre, perduto l’ennesimo lavoro (“…ero troppo bravo per quelli là…”), diventa catatonico e si rianima solo grazie a un’esperienza forte come quella di andare sulle vicine montagne a collaborare con tanti altri uomini per domare i furiosi incendi autunnali. La madre è una ex reginetta di bellezza nemmeno troppo sfiorita, con alle spalle un padre alcolista e brutale e poche, insignificanti esperienze formative. Solo il giovane Joe comprende le difficoltà degli adulti di casa e cerca di reagire: stabilisce normali rapporti umani con i compagni di scuola, si trova una interessante occupazione part time come fotografo e impara presto e bene il mestiere, si prende cura della madre lasciata sola dal padre in missione antincendi. Diventa insomma l’unico adulto di casa, avendo però cura di evitare i comportamenti degli adulti, fatti di stupidità, ipocrisia e violenza.

Un film intenso, drammatico e bellissimo, con un giovane Joe, ragazzetto bruttino e insignificante, che diventa un vero gigante grazie alla sua straordinaria espressività e alla profondità del suo ruolo, centrale nel film.

Scene stupende, con fotografie e inquadrature perfette, una ambientazione anni Sessanta grandiosa nel suo riuscire a trasmettere l’angosciante trappola del conformismo.

Tratto dal romanzo “Incendi” di Richard Ford, è il film d’esordio del trentaquattrenne statunitense Paul Dano , uno dei più noti attori americani della sua generazione, vantando una collaborazione, tra i molti altri, anche con Paolo Sorrentino in Youth – La giovinezza. Sua è anche la sceneggiatura di questo film, scritta con la compagna, l’attrice Zoe Kazan.

A Wildlife è stato assegnato il primo premio (€18.000) come Miglior film al 36° Torino Film Festival.