Venezia 69: “Superstar” di Xavier Giannoli

Le avventure dell'uomo che non voleva essere famoso

Concorso
Martin Kazinski (Kad Merad) è un quarantatreenne celibe senza figli. La sua famiglia è composta dalle persone con cui lavora in un centro di riciclaggio di elettrodomestici. Un tipo anonimo, dallo sguardo stanco, ma sereno. Una mattina tutto cambia. Inspiegabilmente, in metropolitana la gente attorno a lui inizia a fotografarlo con i cellulari, a chiedergli l’autografo o una stretta di mano; tutti si complimentano con lui. All’inizio Martin pensa sia uno scherzo.

Mentre i giorni passano la sua fama eguaglia quella riservata ai grandi divi, copertine di giornali, servizi in televisione, folle che lo acclamano per strada. Ma il motivo di questa fama resta senza motivo. Nessuno sa dargli la risposta all’unica domanda che Martin pone a sé stesso e agli altri: “perchè?”
Contattato da una produttrice televisiva, Martin va ospite in un programma, pensando di riuscire a placare la situazione divenuta per lui insostenibile. Le parole e le reazioni, contrarie e affaticate, di un uomo che non ha chiesto tutta quella popolarità e che non la vuole, vengono recepite in senso opposto. La sua fama aumenta sempre di più. Internet e tv impazziscono per lui, individuo comune, “banale”, con il suo maglione di lana e con gli occhi non più sereni.
Martin è braccato dal successo.
Raggiunto il culmine, inizia però la sua discesa. Come la sua celebrità era stata raggiunta senza un perché, così la stessa gente che lo osannava inizia a denigrarlo e offenderlo, sempre senza quel perché.

Il regista Xavier Giannoli, in concorso alla 69 Mostra del Cinema con Superstar, racconta l’incognita del successo non dal punto di vista di chi lo cerca con affanno, ma nelle vesti di un uomo tranquillo, che nulla ha fatto o pensato per avere l’attenzione dei media su stesso.

Ispirato al romanzo L’idole di Serge Joncour, Superstar usa toni allegri e amari per descrivere l’ascesa di un uomo perseguitato dal successo, mettendo in luce tutti i paradossi e l’irrazionalità di titoli di giornali, programmi televisivi, ipocrisie e bramosie di produttori e conduttori. Ma Giannoli prende di mira anche gli stessi spettatori con il loro desiderio di essere protagonisti di un momento, reporter di falsi idoli attraverso la fotocamera dei cellulari.

La storia inevitabilmente riconduce al film di Woody Allen, To Rome With Love, e al personaggio interpretato da Roberto Benigni, che una mattina si ritrova a essere una star coccolata da stampa e televisione.
In Superstar l’atmosfera è più grottesca, e approfondita, del resto Allen gli dedica un singolo episodio.

Giannoli ha saputo dirigere un film interessante, un saggio umano sul confuso, perché privo di un base razionale, bisogno di creare, avere, imitare, rendere reale una star.

Titolo originale: Superstar
Nazione: Francia, Belgio
Anno: 2012
Genere: Commedia
Durata: 112′
Regia: Xavier Giannoli
Cast: Kad Merad, Cecile De France, Louis-Do de Lencquesaing, Cédric Ben Abdallah, Alberto Sorbelli, Pierre Diot, Christophe Kourotchkine, Stefan Wojtowicz
Produzione: Rectangle Productions, SCOPE Invest, Scope Pictures
Data di uscita: Venezia 2012