“Anello Mancante Tour” di Carmen Consoli

La teatralità di una “sola” voce

Su quattro sedie quattro chitarre attendono l’artista. Un’attesa, avvolta da una palpabile emozione, che prepara il pubblico silenzioso all’ennesimo capolavoro portato in scena da una delle cantanti più interessanti della musica italiana: Carmen Consoli.

Da poco tornata dagli Stati Uniti dove ha riscosso grande successo e critiche lusinghiere dal New York Times, che l’ha definita “la magnifica combinazione tra una rocker e un’intellettuale”, la cantantessa catanese regala da sola sul palco intime interpretazioni che scaldano il cuore. Si è rapiti da quella calorosa voce, travolgente e insolita, che stimola brividi commoventi ad ogni suono, ad ogni saluto, ad ogni ultima nota. Nell’ottima atmosfera dell’Auditorium MAXLIVE di Costabissara (VI) la Consoli decide di salire sul palco sola con la sua voce, la sua potenza evocativa e vocale, reinterpretando in uno spettacolo di circa due ore i suoi successi, ma soprattutto dando spazio a quelle canzoni che timide sono comparse nella sua discografia. Forse Carmen ha voluto restituire alle sue creazioni la magia della loro composizione, intima ed essenziale, quella magia che fa della sua melodia trasversale tra rock, cantautorialità, musica tradizionale, folk, un fascinoso connubio creativo.

Si raccolgono ascoltandola gli “anelli mancanti” della sua carriera, anelli che riescono a legare indissolubilmente i suoi fan alla sua anima, ormai entrata nella storia della musica e che nessuno potrà mai cancellare. Legge riflessioni personali e letture di diverso genere, tra cui un testo a difesa del dialetto scritto da Pierpaolo Pasolini. Poi una suggestiva sequenza di immagini di grandi interpreti cinematografiche femminili scorre sullo sfondo mentre Carmen canta Tutto Su Eva: le scene sono un montaggio del critico cinematografico Sebastiano Gesù che ha scelto quei volti per l’intensità dei loro sguardi. Parla delle sue origini venete, canta in dialetto, suona battendo i piedi, fa stridere la sua chitarra contro l’amplificatore di color arancione sullo sfondo, colpisce con delicatezza la cassa armonica della sua chitarra, fischia, suona l’armonica, vocalizza. Il pubblico in una standing ovation liberatoria la raggiunge sotto il palcoscenico e lei commossa regala l’ultima canzone, il suo primo successo Amore di Plastica.

“L’anello mancante tour” continuerà nelle prossime settimane proponendo ogni sera temi e sfaccettature diverse dell’artista siciliana.

Qui di seguito le prossime date del tour:

18.04.2008 Firenze, Teatro Verdi

25.04.2008 Roma, Auditorium Parco della Musica

28.04.2008 Reggio Calabria, Teatro Cilea

29.04.2008 Cosenza, Teatro Rendano

08.05.2008 Bologna, Teatro Arena del Sole

09.05.2008 Mestre (Ve), Teatro Toniolo

IL TESTO DELLA CANZONE “ANELLO MANCANTE”

Prima luce del mattino

ti ho aspettato cantando a bassa voce e non è la prima volta

ti ho anche seguita con lo sguardo

sopra il tavolo e tra i resti del giorno prima e tra le sedie vuote

qualcosa nell’aria suggeriva

in fondo non c’è troppa fretta

mentre accarezzavo l’idea delle coincidenze, raccoglievo segnali

Spiegami cosa ho tralasciato

è quell’anello mancante la fonte di ogni incertezza

spiegami cosa mi è sfuggito

Prima luce del mattino

quanti sforzi inauditi per tollerare preconcetti e maldicenze

qualcosa nell’aria suggeriva

in fondo non c’è troppa fretta

mentre accarezzavo l’idea delle coincidenze

Spiegami cosa ho tralasciato

è quell’anello mancante la fonte di ogni incertezza

spiegami cosa mi è sfuggito

è quell’anello mancante

voragine che divora e non restituisce

Spiegami cosa ho tralasciato

è quell’anello mancante

voragine che divora e non restituisce