In Tv c’è una voce che catalizza l’attenzione durante uno spot. Potrebbe essere una cantante degli anni Quaranta, il sound è perfetto, fascinoso, intrigante, ironico. Poi si scopre cercando in rete che la fantastica voce è di una ragazza inglese di Camden, già al suo secondo lavoro discografico. Una particolarità: ha solo 19 anni e canta “nu-soul”.
“Rehab”, singolo estratto da “Back To Black”, in rotazione in queste settimane sulle tv italiane e nelle radio, è una delle canzoni rivelazioni dell’anno appena passato, tanto da meritarsi riconoscimenti (i critici definiscono l’album uno dei migliori del 2006) e qualche nomination nelle prestigiose premiazioni internazionali (Brit Awards, Grammy). Billie Holiday? Ella Fitzgerald? Nelle atmosfere e nel sound ci sono prepotentemente. E i riferimenti non sono esagerati.
Nella Londra, dove tutto è possibile, quella dei jazz club e alternativi di Camden, Amy inizia a farsi conoscere e soprattutto inizia a trasmettere la sua passione derivatale dai suoi genitori che ascoltavano Carole King, James Taylor, Frank Sinatra. A quest’ultimo addirittura dedica il titolo del suo primo cd, “Frank” appunto. Il suo lavoro, profondamente radicato nella tradizione jazz, viene reso contemporaneo grazie a scelte musicali più vicine all’ r’n’b e al hip hop dei giorni nostri. Molti parlano di diva: canta come una nera anni Quaranta. Ma pochi sanno che dietro quella ragazzina si nasconde un peperino.
Ultimo episodio a cui non si può non fare riferimento è il concerto tenuto all’Astoria di Londra, locale nel centro della capitale britannica dove Amy, durante la sua esibizione, è stata vista correre via dalla sua postazione sul palco e fiondarsi in bagno, dove avrebbe vomitato a lungo. Cosa è successo? La “Wine”house aveva passato un bel pomeriggio con l’amica Kelly Osbourne sorseggiando (si fa per dire) alcolici. Lasciamo il gossip è torniamo a “Back to Black”.
Amy è una voce senza tempo, senza esagerazioni, che riesce a catalizzare l’attenzione dell’ascoltatore sulla sua voce fuori dal comune, o meglio, fuori da ogni classificazione. Mischia jazz, soul, hip hop e blues con la sua voce roca e a tratti brillante, passionale, estremamente intima, black. Dal profondo del cuore nasce una musica che si rende contemporanea grazie all’uso del beat metropolitano londinese. Stupisce l’allegria e la voglia di muoversi a tempo di “Rehab”; il gusto di lasciarsi dondolare dal mood di “You Know I’m No Good” e dalla base reggae di “Just Friends”. La canzone che da il titolo all’album, piena di sentimenti e di malinconica rabbia, sfoggia termini gergali e non proprio da diva (…He left no time to regret, Kept his dick wet…), ma questi aspetti stridenti fanno di Amy una grande rivelazione una nuova figura carismatica della scena musicale inglese e internazionale. “Tear Dry On Their Own” è un’altra chicca musicale, dove lo stile retro dell’album ci fa pensare alla disco “black” music di Diana Ross. In “Addicted” il suo atteggiamento impertinente la trasforma in una vocalist jazz che non teme il confronto con i suoi modelli.
Altre voci nere ce ne sono state (Anastacia, Joss Stone) ma la Winehouse sembra provenire da “altrove”, dove colpiscono non solo le doti vocali, ma anche la qualità della produzione musicale. A voi la scoperta di questo talento. www.amywinehouse.co.uk
Rehab
They tried to make me go to rehab but I said no, no, no
Yes I been blind but when I come back no, no, no
I ain’t got the time
And if my daddy thinks I’m fine
They just tried to make me go to rehab but I wouldn’t go, go, go
I’d rather be at home with Ray
I ain’t got seventy days
Cos there’s nothing, nothing you can teach me
But I can learn from Mr. Hathaway
I didn’t get a lot in class
But I know we don’t come in a short glass
They tried to make me go to rehab but I said no, no, no
Yes I been blind but when I come back no, no, no
I ain’t got the time
And if my daddy thinks I’m fine
They just tried to make me go to rehab but I wouldn’t go, go, go
The man said why do you think you’re here?
I said I got no idea
I’m gonna, I’m gonna lose my baby
So I always keep a bottle near
He said I just think you’re depressed
Kiss me, yeah baby, and go rest
They tried to make me go to rehab but I said no, no, no
Yes I been blind but when I come back oh no, no, no
I don’t ever wanna drink again
I just, ooh I just need a friend
I’m not gonna spend ten weeks
Have everyone think I’ve gone mad
And it’s not just my pride
It’s just till these tears have dried
They tried to make me go to rehab but I said no, no, no
Yes I been blind but when I come back oh no, no, no
I ain’t got the time
And if my daddy thinks I’m fine
They just tried to make me go to rehab but I wouldn’t go, go, go