La voce cristallina di Elisa è finalmente tornata con il singolo “Broken”, dopo la parentesi del remake “Almeno tu nell’Universo”. “Broken”, che sarà pubblicato il 24 ottobre su etichetta Sugar, è l’anticipazione del nuovo album “Lotus”, in vendita dal 7 novembre. Autoprodotto, il disco include brani inediti, pezzi del passato e cover (tra cui “Hallelujah” e “Femme Fatale”), tutti rielaborati in versione acustica. Ma ripercorriamo insieme il successo di questa cantante.
È bastato un album per proiettare Elisa sulla scena della musica italiana con un ruolo da protagonista: quel disco si intitolava “PIPES & FLOWERS” e usciva nel 1997. A quei tempi Elisa era solo la nuova scoperta di una talent scout d’eccezione, Caterina Caselli, che l’aveva firmata due anni prima per la sua etichetta.
Nata a Monfalcone, Gorizia, Elisa era cresciuta con la passione per la musica e per l’arte. Nel 1995 arriva con la Caselli, che dopo aver ascoltato alcuni dei suoi provini, decide di far lavorare Elisa – che scrive in inglese – direttamente negli Stati Uniti, a Berkley, cittadina celebrata per la sua scuola di Musica. Oltre a frequentare la scuola e i mille locali per musicisti che la circondano, Elisa lavora alle canzoni che comporranno il suo primo album, che sarà prodotto da un altro “grande” della musica internazionale: Corrado Rustici. L’album vende oltre 300.000 copie, grazie anche al successo dei singoli “Labyrinth” e “A feast for me”. Nella primavera del 1998 “Pipes & Flowers” viene lanciato in tutt’Europa, mentre Elisa riceve il PIM come “migliore rivelazione dell’anno”. Segue la partecipazione a importanti festival musicali e al tour europeo di Eros Ramazzotti, nel corso del quale Elisa si esibisce come special guest.
Dopo l’uscita di “ASILE’S WORLD”, secondo album della cantante, decide di partecipare al 51esimo Festival di Sanremo con la canzone “Luce (tramonti a nord est)”, da lei scritta nel dicembre del 2000 con la collaborazione di Zucchero. Il successo arriva improvviso e meritato: Elisa si aggiudica il Festival 2001, e realizza uno splendido video del brano, in doppia versione, con la regia di Luca Guadagnino.
A novembre del 2001, preceduto , come è ormai consuetudine, da un singolo irresistibile come “Heaven out of hell”, esce nei negozi “THEN COMES THE SUN”, il terzo album. In copertina una foto scattata al porto di Trieste, dentro dodici canzoni dirette ed essenziali. “Heaven out of hell” non è solo un singolo ma anche un video firmato dalla regia di Alessandro D’Alatri, e colonna sonora del film di quest’ultimo “Casomai”. “Dancing”, altra canzone dell’album, accompagna anche l’uscita di un altro film straniero, “A time for dancing”.
Nell’Agosto 2002 inizia il lancio internazionale dell’ultimo album di Elisa in una veste appositamente studiata per l’estero. A febbraio 2003 esplode il successo della cover di “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini, colonna sonora del film del famoso regista Gabriele Muccino, che le garantisce il primo posto della classifica singoli per parecchie settimane.
Come già detto a novembre arriverà il quarto album, dal titolo “Lotus”. Seguirà un tour nazionale e in seguito internazionale. Dati i precedenti, anche quest’album avrà sicuramente un grande successo.
Staremo a vedere le prossime evoluzioni della camaleontica artista friulana.