“Circolo chiuso” può esser definito come il secondo tempo del precedente “La Banda Dei Brocchi”. In questo romanzo ritroviamo Benjamin, lasciato ad un tavolo da impiegato, ora con una fede al dito e un romanzo incompiuto nel cassetto; Paul Trotter, rappresentante di spicco del partito laburista , sposato e con prole; Doug Anderton, arricchito da un matrimonio di fortuna con una donna dal sangue blu; e Philip Chase, giornalista del Birmingham Post.
Siamo nel ventennio che dagli anni ottanta conduce al nuovo millennio. Il romanzo inizia in una situazione frammentaria, in cui il vecchio gruppo di inseparabili che avevamo lasciato ne La Banda dei Brocchi si è disperso e, inevitabilmente, dissolto.
Una serie di fortunati eventi però permette una nuova raccolta del gruppo, un concerto, la riapertura delle indagini sulla scomparsa della sorella di un membro della squadra, tutto questo innesca la nascita ( e rinascita ) dei vecchi legami di amicizia, il tutto ancora una volta magistralmente circondato dall’epoca di appartenenza, da una cultura del millennio che si respira ad ogni parola.
Storie parallele all’età adolescenziale narrata nel primo volume, ma che portano con sé la pesantezza dell’età adulta, del gravare del duemila alle porte, della politica che cambia di significato sia “fuori” che “dentro” i “ragazzi”.
La narrazione degli eventi dei protagonisti viene alternata a frammenti di cultura del secolo, musica, letteratura, e storia, il tutto perfettamente integrato nel filo logico delle vite raccontate.
Splendida conclusione di ciò che era iniziato ne “La Banda dei Brocchi”, “Circolo Chiuso” rappresenta veramente l’ultimo centimetro di una circonferenza fatta nascere negli anni settanta, e chiusa con la scoperta di sé stessi di ognuno dei personaggi conosciuti.
Come un tratto di matita chiude il cerchio , ognuno dei ragazzi della King William riesce finalmente a trovare sé stesso, e la forza di esserlo senza timori, e ogni mistero trova la propria luce.
Impossibile leggere “La Banda dei Brocchi” senza correre su “Circolo Chiuso” allo scadere dell’ultima pagina, e altrettanto impossibile comprendere ed amare l’architettura del secondo senza aver letto il primo.
Jonathan Coe è riuscito a costruire un ottimo romanzo, sapientemente scritto, senza mai scadere nell’ovvio e giocando con le storie dei numerosi personaggi coinvolti facendole crescere guidandole attorno alla medesima area, come tanti insostituibili spicchi di un unico, grande circolo.. un circolo finalmente chiuso.
Jonathan Coe è nato a Birmingham nel 1961 e vive a Londra. “La Banda dei Brocchi” è stato pubblicato da Feltrinelli nel 2002. Il seguito del romanzo è “Circolo Chiuso”, pubblicato nel 2004.