Con I Sogni Segreti di Walter Mitty Ben Stiller spiazza tutti e prosegue l’ottimo lavoro di maturità registica iniziato con Tropic Thunder in direzione di una comicità diversa da quella di Zoolander, meno demenziale e stereotipata, ma più ragionata e realistica, sempre giocata sul piano instabile di una realtà che si confonde con la finzione.
Walter Mitty è un editor fotografico di una rivista dedicata all’avventura. La sua vita però è piatta, il suo lavoro lo costringe in uno scantinato e gli unici viaggi che Walter fa sono con la fantasia. È solo quando rischia di perdere il lavoro che Walter si trova costretto a cambiare la sua vita, ad intraprendere un viaggio reale nei posti più incredibili del mondo e ad affrontare una quantità grandiosa di sfide.
A torto definito come il remake di un film degli anni ’40, I Sogni Segreti di Walter Mitty condivide con questo soltanto il libro dal quale è tratta la sceneggiatura: The Secret Life Of Walter Mitty di James Thurber. La malleabilità di questo romanzo scritto nel 1939 ha permesso allo sceneggiatore Steve Conrad di farne un’opera perfettamente integrata nella realtà contemporanea mantenendo del film degli anni ’40 soltanto il protagonista e la sua patologica tendenza al sogno. Prova definitiva di questa malleabilità è Sogni Mostruosamente Proibiti, film demenziale con Paolo Villaggio che nel 1982 Neri Parenti ha liberamente tratto da questo stesso romanzo.
La lunghissima gestazione di questo progetto è partita nel 1994, quando il produttore Samuel Goldwin Jr., figlio del produttore del primo adattamento cinematografico, concepì l’idea di un rifacimento. La sceneggiatura è passata di mano in mano fino ad arrivare a quelle di Conrad, così come la regia e il ruolo del protagonista che raggiunte le mani di Ben Stiller hanno ottenuto finalmente il giusto valore.
Come accadeva in Tropic Thunder, anche qui Ben Stiller gioca sul filo tenue tra realtà e finzione, stavolta però mette in scena una finzione che è interna al protagonista stesso e che influisce in modo determinante sulla stessa realtà. Walter Mitty sembra essere il più classico dei personaggi interpretati da Ben Stiller nella sua lunga carriera comica: impacciato e sfortunato, capace di far trasformare il sentimento di pietà dello spettatore in un sentimento di odio per il suo comportamento inetto. Eppure, mentre nei precedenti ruoli l’obbiettivo era quello di trasformare magicamente quell’odio in sprezzante comicità, ne I Sogni Segreti Di Walter Mitty lo spettatore non ha il tempo di sentire scivolare il proprio sentimento dalla pietà al disprezzo perchè riesce ad immedesimarsi fin da subito nel protagonista.
E il merito di questo è condiviso tra un’ottima sceneggiatura e un’inaspettata regia. Da un lato, la prima riesce in pieno a trasportare un personaggio creato negli anni ’30 nella società contemporanea dove la sua tendenza alla fantasia si trova parzialmente giustificata in una realtà drammatica, quella della crisi economica e sociale dei nostri giorni.
Dall’altro lato, la regia ha un che di inaspettato. Ben Stiller decide di giocare molto sulla vena fumettistica dello scrittore del romanzo e si prodiga in una regia che ricorda (seppure solo nella prima parte) quella di Michel Gondry, regista del celebre Se Mi Lasci Ti Cancello oltre che di L’Arte del Sogno. Ben Stiller intende letteralmente creare uno spazio che sia capace di aprire la mente stessa del protagonista in modo da farvi entrare lo spettatore ed è così che confonde volontariamente la realtà con l’immaginazione delle sue fughe mentali, in modo da dare un risalto grandioso alla sparizione di queste ultime.
Grazie a questo ottimo lavoro, I Sogni Segreti di Walter Mitty può essere considerato un film inedito nella produzione di Ben Stiller, un film in grado non soltanto di far trascorrere allo spettatore qualche ora di distrazione, ma di lasciargli qualcosa in più: l’idea che ci sia una passione nascosta in ogni uomo e che essa possa fornire la giusta tenacia per lottare anche contro se stessi, contro le proprie imperfezioni. Senza patetismi o mitizzazioni sulla ricerca della felicità, infatti, Walter Mitty riesce a trovarla veramente scoprendo che essa era esattamente là dove andava cercata, nell’azione che si dimostra la sola possibilità per realizzare i sogni, o meglio, per permettere ad essi di uscire dalla fantasia e radicarsi nella realtà.
Titolo originale: The Secret Life of Walter Mitty
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Genere: Commedia
Durata: 114′
Regia: Ben Stiller
Sito ufficiale: www.waltermitty.com
Sito ufficiale: facebook
Cast: Ben Stiller, Kristen Wiig, Kathryn Hahn, Sean Penn, Adam Scott, Patton Oswalt, Shirley MacLaine, Toshiko Onizawa, Finise Avery, Joey Slotnick
Produzione: Samuel Goldwyn Films, Red Hour Films
Distribuzione: Twentieth Century Fox
Data di uscita: 19 Dicembre 2013 (cinema)