Quelli di Grock utilizzano ancora una volta al meglio le loro sorprendenti caratteristiche di espressività e fisicità dando vita ad un’animata commedia-balletto che non annoia un istante, nonostante la durata di circa 2 ore.
La celebre commedia di Moliere è rivista in chiave Grock: ironia, movimento, festa, atmosfera circense,parola, canto, musica e balletto. L’ottima regia di Claudio Intropido e Valeria Cavalli è nutrita dalle musiche di Gipo Gurrado e Carlo Zerri, e dalla scenografia fiabesca di Carlo Sala, con la quale ogni personaggio si trova ad interagire e assecondare.
Il pubblico viene accompagnato nell’opera da piacevoli momenti metateatrali nei quali Monsieur Partout fa da contrappunto, attraverso il canto, alle vicende del protagonista, l’ipocondriaco Argante che, acceccato dal suo smodato bisogno di sentirsi malato, non fa caso al fatto che la sua amata compagna, mira solo ad arricchirsi e, non ricambiando i suoi sentimenti, lo compatisce appositamente nella sua immaginaria malattia.
L’uomo, credendosi giunto alla fine, vorrebbe che la bella figlia Angelica sposasse Tommaso Diafoirus, figlio di un noto medico, così che il genero acquisito facesse le veci del medico di fiducia del padre, compito che in questo momento spettava al dottor Purgone. Ma Angelica è invece innamorata del giovane Cleante.Il rifiuto di Angelica manda in collera il padre che la minaccia di mandarla in convento se mai dovesse disobbedire ai suoi ordini e mandare in fumo i suoi progetti. La governante Tonietta (memorabile interpretazione di Max Zatta) discute a lungo con il padrone cercando di convincerlo di quanto sia sbagliato costringere qualcuno con la forza a sposarsi con una persona che non ama, ma tutto invano. È solo quando, durante una messainscena del proprio funerale, Argante scopre chi è che realmente gli vuole bene tra Belinda e Angelica, che riconosce i propri errori e da il suo beneplacito al matrimonio tra i due innamorati. Nell’ultima scena Belardo propone ad Argante di diventare lui stesso medico così da poter curare autonomamente i propri mali.
Un particolare apprezzamento lo merita l’intenso legame luci-scenografia: mediante l’armonia che crea, riesce a coinvolgere ed emozionare.
Il malato immaginario
Regia di Valeria Cavalli e Claudio Intropido
Attori: Giulia Bacchetta, Lorenzo Castelluccio, Pietro De Pascalis, Alessandro Larocca, Marco Oliva, Maurizio Salvalalio, Bruna Serina de Almeida, Max Zatta
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