Carlo Giuffré porta in scena al Comunale di Treviso la celeberrima opera dell’autore napoletano
Antonio Barracano ha qualcosa in più rispetto ad un qualsiasi sindaco: non avendo un legame giuridico con i suoi cittadini e con le altre autorità ha il potere di agire senza ricorrere alla giustizia, fungendo da protettore a tutte le persone in difficoltà che invocano il suo nome.
Don Antonio è mediatore di situazioni cariche di tensioni che potrebbero concludersi con il ricorso alle armi, ma che spesso invece si risolvono con compromessi che accontentano le parti; durante lo svolgersi della commedia si susseguono simili vicende che esaltano la figura del potente giustiziere.
Dalla commedia appare una società inconciliabilmente divisa in due fazioni: quella dei diseredati, che si mettono nei guai e la cui frustrazione porta a gesti sconsiderati, e quella di coloro che hanno “Santi in Paradiso”, che nella vita cadono sempre in piedi. La missione di Don Antonio è proteggere i primi, dando loro la possibilità di avere giustizia sebbene non appartengano alla parte della società che conta e siano troppo ignoranti per potersi districare autonomamente nel mondo giuridico, impegnato a salvaguardare gli interessi di una sola classe sociale,.
Nel primo intermezzo la scena è occupata dalla grande sala dove Barracano riceve i suoi protetti, in fondo ad essa si apre una grande finestra che mostra la tenuta della masseria che si protrae ininterrotta fino all’orizzonte; successivamente però il palcoscenico si spoglia delle pareti bianche della sala e della suggestionante finestra per lasciare spazio ad un ambiente più racchiuso: la sala da pranzo dell’abitazione. Questo cambiamento trasforma totalmente l’atmosfera presente sul palco ed accompagna anche il mutamento del personaggio di Don Antonio, che non si presenta più nella sua fierezza ma in uno stato di dolore ed angoscia.
Carlo Giuffré interpreta uno dei ruoli più cari ad Eduardo De Filippo, instaurando, fin dalle prime battute, quel clima di complicità con il pubblico che rende spontaneo l’avvicinamento al tema affrontato dalla commedia.
E’ immediata la considerazione sull’attualità dell’opera e su come questa rete di protettori e protetti non abbia mai cessato d’infittirsi, creando così una società di succubi di un sistema senza regole, condannati ad essere eternamente devoti al proprio salvatore.
Il sindaco del rione sanità di Eduardo De Filippo
Regia: Carlo Giuffré
Attori: Carlo Giuffré, Piero Pepe, Aldo De Martino, Alfonso Liguori, Antonella Lori, Massimo Masiello, Gennaro Di Biase, Vincenzo Borrino, Roberto Mistione, Enzo Romano.
Musiche: Francesco Giuffré
Scene e Costumi: Aldo Terlizzi
Compagnia: Teatro Diana Or.i.s.
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