“Midnight in Paris” di Woody Allen

Sognare, per ritrovarsi felici dove si è

Chi non vorrebbe ascoltare Dalì parlare di rinoceronti e orologi molli; e a chi non farebbe piacere sorseggiare una boulle di rosso con Man Ray o incontrare a una festa Djuna Barnes?

L’ouverture, è la dichiarazione d’amore per una città magica e dall’indiscutibile splendore. Dal clarinetto di Sidney Bechet con If you see my mother, sono i campi lunghi e gli scorci di vita della Ville Lumière, rilucente d’oro e di tinte pastello, dall’alba al tramonto.

Sabrina (Billy Wilder 1954), diceva che nel primo giorno a Parigi occorre procurarsi un po’ di pioggia perché dona alla città un profumo speciale. Qualche decennio dopo, Gil Pender, scrittore americano costretto a sceneggiare film, alla sua fidanzata dice che vorrebbe un po’ di pioggia e vorrebbe anche aver vissuto nella Parigi degli scrittori e degli artisti degli anni ‘20 e che, una volta sposati, lascerebbe volentieri le piscine e il clima californiano per vivere all’ombra della Tour Eiffel, per scrivere ispirato. Lo sfondo di queste parole è la realtà del giardino di Giverny e il remoto del quadro di Monet. Così, semplicemente, sovrapponendo evidenza ad evocazione, Woody Allen dipinge il suo film con le tinte delle ninfee, per accompagnarci a scoprire dove ancora può stare di casa la felicità.

Una commedia romantica, avvolta in un velo di nostalgia. Un passato ormai remoto che per incanto si materializza di notte quando un’auto d’epoca si ferma per far salire Gil. Alla stessa ora in cui la carrozza di Cenerentola ritorna zucca, Alice Toklas apre la porta della casa di Gertrude Stain, dove c’è anche il giovane Picasso. Joséphine Baker canta in un locale davanti a Francis Scott e Zelda Fitzgerald e in un bistrot, Hemingway confessa le sue umane debolezze, mentre la fragile bellezza di Adriana incanta tutti. A giorno fatto, con la consapevolezza di aver incontrato il passato, Gil ritorna al presente, in compagnia della sua bionda fidanzata intellettualmente sciatta, dei ricchi e grossolani genitori di lei e di una coppia d’amici americani incontrati per caso: una donna insignificante e un accademico mentore un po’ trombone. Con la forza delle emozioni reali, Gil vive la felicità e l’eccitazione in un isolamento onirico e come un addormentato nel bosco sarà risvegliato dalla bella Adriana.

Leggerezza e ironia animano un raffinato compendio d’arte e cultura degli anni ‘20; una carrellata di donne e uomini che riconoscere è puro divertimento. Owen Wilson, dal terzo millennio a ritroso, attraversa i luoghi del passato, permettendosi anche il divertimento di suggerire a Bunuel il soggetto de L’angelo sterminatore. Un cast stellare, raccontato in ordine d’apparizione nei titoli di coda, sempre gli stessi; con il biondo protagonista che per locuzione inciampata e le movenze impacciate è affine al grande maestro, ma che a questo aggiunge un personale, fanciullesco, incanto.

Woody Allen, regala verità con i colori delle fiabe. Lieve e profondo, abbandona il pessimismo del precedente Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, per accompagnare tutti noi verso un finale di speranza La conclusione? Che la nostalgia per un tempo passato e idealizzato è una costante di tutte le epoche. Un illusorio intrattenimento e un riparo dalle avversità, che può distogliere dalla possibilità di ritrovarsi felici dove si è.
Per non sfuggire a noi stessi, al nostro tempo, non ci vuole molto. Un incontro per caso in una notte parigina, su un ponte dorato, può essere un invito a restare nel presente, forse anche per cambiarlo. E per chi non dovesse proprio riuscirci, beh, c’è sempre il salotto di Gertrude Stain, ovviamente dopo mezzanotte.

Titolo originale: Midnight in Paris
Nazione: U.S.A.
Anno: 2011
Genere: Commedia
Durata: 100′
Regia: Woody Allen
Sito ufficiale: www.sonyclassics.com/midnightinparis
Cast: Owen Wilson, Marion Cotillard, Adrien Brody, Rachel McAdams, Kathy Bates, Michael Sheen, Carla Bruni, Alison Pill, Léa Seydoux, Tom Hiddleston
Produzione: Gravier Productions, Mediapro
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 02 Dicembre 2011 (cinema)