A undici anni di distanza dal dimenticabile “Just Push Play”, la band americana torna con un nuovo album di inediti e dimostra di riuscire ancora a graffiare.
Diciamolo subito, Music from another dimension! non è il miglior lavoro degli Aerosmith, sostanzialmente è un album senza infamia né lode, ma che regala qualche hightlight e soprattutto dimostra che Steven Tyler & Co. non hanno perso la voglia di divertirsi suonando e di far divertire.
I tre singoli estratti sottolineano le tre diverse anime che compongono questo disco: Legendary child si lega alle loro influenze rock mainstream che li hanno resi popolari negli anni Novanta; Lover alot fa emergere il lato hard rock degli anni Ottanta; What could have been love è la classica rock ballad senza tempo che strizza l’occhio al pop. La traccia di apertura Luv XXX è decisamente trainante nella sua semplice incisività, e anche la successiva Oh Yeah. We all fall down (scritta da Diane Warren) convince molto di più degli altri pezzi lenti presenti nell’album e la voce di Tyler sembra trovare una dimensione più intima che quasi non ci si aspetta.
I veri punti di forza di Music from another dimension! però sono due brani che esulano dalle tre “categorie” citate sopra: Out go the lights e Street Jesus. Due canzoni che affondano le loro radici nel blues e nel funky pur rimanendo dei meravigliosi esempi di un rock ben suonato che fa venire voglia di ballare. In questi brani ritroviamo il vero spirito degli Aerosmith, quella spinta musicale autentica che sa mescolare sapientemente passato e presente di una delle più longeve band della storia del rock. Qui si viaggia alle altezze di Rag Doll e di One way street tanto per intenderci. Il legame con Honkin on Bobo, album di cover di pezzi blues che gli Aerosmith hanno fatto uscire nel 2004 è inevitabile. Il disco era riuscitissimo ma probabilmente adatto solo ai cultori del genere.
Music from another dimension! è distante da Nine Lives, probabilmente l’album più recente che più di tutti era riuscito a proiettare gli Aerosmith nel futuro, ma è un lavoro che mette in luce molte sfaccettature della band. Certo è che con quarant’anni di carriera alle spalle è difficile accontentare tutti i fans, conquistare nuovo pubblico, divertirsi e far divertire contemporaneamente.
I toxic twins non sono più così toxic, per fortuna, ma questi splendidi sessantenni dimostrano di avere ancora energia e rock da vendere alle nuove generazioni.
Tracklist:
1. LUV XXX
2. Oh Yeah
3. Beautiful
4. Tell Me
5. Out Go The Lights
6. Legendary Child
7. What Could Have Been Love
8. Street Jesus
9. Can’t Stop Loving You
10. Lover A Lot
11. We All Fall Down
12. Freedom Fighter
13. Closer
14. Something
15. Another Last Goodbye