Il film ripercorre la breve vita di Luca Flores, musicista nato a Palermo nel 1956, ma vissuto da bambino in Mozambico con la famiglia al seguito del padre Giovanni, geologo in missione all’estero.
Dopo il diploma al conservatorio di Firenze, si dedica al jazz esibendosi con l’“Invitation Trio” in locali dove il suo talento non passa inosservato, fino ad imporlo a livello internazionale portandolo a suonare con mostri sacri come Chet Baker e Dave Holland.
Ma sulla sua esistenza grava il trauma vissuto da bambino della morte della madre per un incidente stradale in Mozambico, di cui in qualche modo si ritiene responsabile, e il cui senso di colpa lo farà lentamente scivolare verso la follia spingendolo ad atti autolesionistici che sfoceranno nel suicidio.
Chissà quali emozioni avranno attraversato Walter Veltroni quando, ascoltando un CD di Luca Flores ricevuto in regalo, decise che il talentuoso pianista meritava un libro che ne raccontasse la storia, e stese Il disco del mondo a cui si ispira il film di Riccardo Milani.
Probabilmente le stesse emozioni che prova lo spettatore di fronte a questa intensa prova di attori e regista: l’effetto è quello di un pugno nello stomaco, sempre più forte mano a mano che i mostri che popolano il mondo interiore del musicista prendono vita e ne invadono completamente la fragile psiche.
Notevole la prova di tutti gli attori, che nel descrivere il tormento della famiglia e degli amici per l’incalzante malessere di Luca, recitano con lo sguardo più che con il resto del corpo: persi a tratti allucinati gli occhi di Kim Rossi Stuart-Luca, dolenti e privi di parole quelli che esprimono il dolore del padre Michele Placido, sofferente e pietoso lo sguardo della sorella Baba (Paola Cortellesi), senza più speranza l’espressione di Cinzia (Jasmine Trinca), l’amore del musicista.
Kim Rossi Stuart continua le ottime prove a cui ci ha abituato con film come Le chiavi di casa e Anche libero va bene, e l’intensità con cui dà vita a questo personaggio fa pensare che i ruoli drammatici siano particolarmente nelle sue corde.
Gli estimatori del jazz troveranno pane per i loro denti, visto che le musiche originali di Flores attraversano la pellicola come un filo conduttore, a cui dà enfasi l’ottima fotografia che lo riprende mentre suona nei locali sottolineandone il profilo pensoso e concentrato.
Il film si chiude con il filmino girato in Mozambico probabilmente dal padre di Luca in cui si riprendono momenti di vita familiare, e che scuotono lo spettatore ricordandogli che non si è trattato di finzione.
Titolo originale: Piano, solo
Nazione: Italia
Anno: 2006
Genere: Drammatico
Durata: 104′
Regia: Riccardo Milani
Sito ufficiale:
Cast: Kim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Michele Placido, Paola Cortellesi, Sandra Ceccarelli, Roberto De Francesco, Claudio Gioè
Produzione: Palomar, RAI Cinema, HUGO Films
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 21 Settembre 2007 (cinema)