“Una lunga domenica di passioni” di Jeanne-Pierre Jeunet

Poche emozioni nell'ultima pellicola "ibrida" di Jeunet

La passione di Matilde si sgretola nei meandri “gialli” della narrazione

Non un film di guerra, non un dramma sentimentale, non un giallo investigativo, l’ultimo film del regista de “Il favoloso mondo di Amelie”; o forse tutte queste cose insieme. Si sa, quando la compenetrazione di generi risulta felice, spesso si grida al capolavoro. Ma è un gioco rischioso che il più delle volte finisce per pasticciare le diverse componenti e confondere il risultato finale. Ne sa qualcosa Jeanne-Pierre Jeunet che in “Una lunga domenica di passioni” riesce a confezionare allo stesso tempo un film rosa senza sentimento, un noir senza suspence e un film di guerra meravigliosamente realistico.

Il giovane e romantico fidanzato di Matilde non è più tornato a casa dopo la fine della Grande Guerra. Ma lei non si è rassegnata, in cuor suo sa che lui è ancora vivo e c’è un motivo per cui non torna ad abbracciarla. Così investiga per anni alla ricerca del più piccolo indizio che possa portarla alla verità finchè, un giorno, l’enigma si scioglie e Matilde scopre se ha fatto bene a fidarsi del suo istinto.

Non è certo originale l’intreccio, ma le storie d’amore in tempo di guerra hanno sempre esercitato un certo fascino sull’immaginario collettivo, sempre in cerca di nuove passioni da condividere e cause perse da perorare. Peccato però che, in questo caso, l’affannata ricerca di piccoli elementi che permettano la ricostruzione della vicenda dello sfortunato fidanzato della protagonista sortisca l’effetto contrario. Invece di condividere le angosce e le speranze di Matilde, siamo portati dalla farraginosità delle sue deduzioni ad estraniarci dalla storia, subendo passivamente le scoperte narrativamente imposte dal personaggio di Audrey Tautou. Così, invece di perderci nei sentimenti puri della giovane ragazza o nelle trame gialle della storia, ci ritroviamo ad attendere che il regista giochi l’ultima carta e ci serva su un piatto d’argento la soluzione dell’enigma.

Tra le tante cose che non è questa pellicola, certamente però è uno splendido affresco della vita di trincea durante la prima Guerra Mondiale. Realistiche quanto storicamente documentate, le scene di vita al fronte (ispirate sia per contenuto che visivamente al capolavoro di Kubrick “Orizzonti di Gloria”) riscattano in parte le freddezze emotive – celate dietro una suadente fotografia virata all’ocra – che caratterizzano il resto della pellicola.

Titolo originale: Un long dimanche de fiançailles
Nazione: Francia, U.S.A.
Anno: 2004
Genere: Drammatico
Durata: 134′
Regia: Jeanne-Pierre Jeunet
Sito ufficiale: www.unlongdimanche-lefilm.com
Cast: Audrey Tautou, Gaspard Ulliel, Jean-Pierre Becker, Dominique Bettenfeld, Julie Depardieu
Produzione: 2003 Productions, Gerber Pictures
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita: 07 Febbraio 2005