“Uno dei pregiudizi più comuni e diffusi è che ogni uomo abbia alcune determinate caratteristiche, e che ci siano uomini buoni, cattivi, intelligenti, energici, apatici… Ma gli uomini non sono fatti così. Gli uomini sono come fiumi. L’acqua è per tutti uguale ed è dovunque la stessa, ma ogni fiume ora è stretto, ora rapido, ora ampio, ora quieto, ora pulito, ora freddo, ora torbido, ora caldo. Così gli uomini. Ogni uomo ha in sé i germi di tutte le caratteristiche umane e talvolta ne manifesta alcune, talvolta altre.” (Tolstoj, Resurrezione).
Mar Mediterraneo, un barcone carico di uomini emigranti si sta dirigendo vero le coste. C’è il mare, ci sono gli uomini e c’è la polizia. Una scena, insomma, come tante se ne sono viste e se ne vedranno; storie come tante se ne sono lette e se ne leggeranno. Un uomo, Elias (Riccardo Scamarcio), per non essere catturato, si tuffa in mare e raggiunge la riva a nuoto. Non si sa da dove arrivi, ha negli occhi la paura adrenalinica che lo spinge a cercare una fuga, sempre per vivere. Fuggire è quello che Elias farà per tutta sua la avventura, per tutto il suo viaggio verso Parigi (la ville des Lumières, la città dei Diritti Umani, della Rivoluzione Francese) la sua nuova Itaca.
Verso l’Eden, il nuovo film del maestro Constantin Costa-Gavras (Premio Oscar pervZ, Missing, Palma d’Oro a Cannes per L’affare della sezione speciale, Orso d’Oro a Berlino per Music Box – Porva d’accusa), è una versione moderna dell’Odissea. Questo film è stato presentato in chiusura del 59mo Festival di Berlino.
Il protagonista è uomo di cui non si conosce il passato, non si sa quale sia la sua storia. Costa-Gavras ha anche “inventato” una lingua, affinché lo spettatore non risalisse alle sue radici: ha scritto i dialoghi in francese e poi ha invertito le parole.
Elias è un uomo, prima di essere un immigrato o irregolare. L’accento è ripetutamente messo sul suo essere un essere umano, un concetto (“quello potrei essere io”) che spesso viene dimenticato.
Costa-Gavras gli ha donato l’innocenza fanciullesca del Candido di Voltaire: Elias, con il suo candore deve affrontare una società in cui convivono gente buona e persone che non accettano questa situazione di immigrazione. Il rapporto di Elias con le persone muta anche in base agli abiti che indossa: la percezione che le persone hanno di lui cambia a seconda del modo in cui è vestito. Quando giunge a Parigi incontra una meravigliosa Anny Duperey che gli regala una bella giacca e gli dice “con questa potrai trovare un lavoro e andare sugli Champs-Elysées. Gli abiti diventano così un passe-partout, un mezzo che gli facilita il contatto con gli altri, che fa cadere le loro paure.
Costa-Gavras ha raccontato la storia di questo emigrante usando una narrazione da favola, con la stessa delicatezza leggera, che sa essere contemporaneamente profonda, attraverso la quale solo Charlie Chaplin sapeva comunicare. Il regista è riuscito magistralmente a musicare insieme momenti comici e drammatici, allegri e malinconici.
Riccardo Scamarcio per tutta la durata del film pronuncia pochissime parole, si esprime con gli occhi e assecondando quello che gli altri gli chiedono di fare.
Porsi dal punto di vista del regista, guardare con i suoi stessi occhi Elias è un processo indispensabile per cogliere tutta la potente poliedricità, le intense sfumature di Verso l’Eden.
È un’opera drammaticamente riflessiva, spudoratamente contemporanea, ma produce nel suo primo impatto visivo sentimenti che lasciano stupore, incertezza, critica, domande.
Sulla attualità del tema Riccardo Scamarcio ha anche rivelato: “Quando Costa-Gavras mi ha fatto leggere la sceneggiatura, gli ho fatto notare che la scena degli uomini armati di torce e pettorine, che davano la caccia all’uomo era un po’ irrealistica. Poi sono arrivate le ronde, di cui, da, italiano mi vergogno”.
“Perché e con quale diritto alcuni uomini imprigionano, tormentano, deportano, percuotono, uccidono, mentre essi stessi sono esattamente come quelli che loro tormentano, percuotono, uccidono?” (Tolstoj, Resurrezione)
Titolo originale: Verso l’Eden
Nazione: Francia, Grecia, Italia
Anno: 2009
Genere: Drammatico
Durata: 110′
Regia: Costa-Gavras
Cast: Riccardo Scamarcio, Juliane Köhler, Ulrich Tukur, Anny Duperey, Antoine Monot Jr., Konstandinos Markoulakis, Kristen Ross
Produzione: Greek Film Center, Greek Television ET-1, K.G., Nova
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 06 Marzo 2009 (cinema)