Orizzonti
Sostenuto dalla bellissima canzone dei Sonic Youth “Do You Believe in Rapture”, Leones è un branco senza leader, perso in una dimensione eccessivamente erratica.
Un gruppo di giovani ragazzi si perde (?) nel bosco. Camminano, camminano, camminano per ritrovarsi sempre allo stesso punto. Piccoli segnali sparsi qua e là di un destino segnato. Senso di smarrimento fatto di inquadrature prevalentemente di spalle. Pedinamenti alla Elephant.
L’erranza qui è semplice ritardare il conto con il fato, un vagabondare per la natura per comprendere il senso della propria esistenza (flebile).
Presentato nella sezione Orizzonti della 69. Mostra del Cinema, il film della giovane Jazmín López – classe 1984 – indugia in toni sperimentali che però non danno energia al soggetto e lo portano nelle zone della famosa e troppo frequentata noia assoluta.
Ciò che emerge è invece la spontaneità, la bravura e la bellezza degli interpreti Diego Vegezzi, Pablo Sigal, Julia Volpato, Macarena del Corro e Tomas Mackinlay che si muovono in questo spazio senza coordinate con freschezza e impulsività.
I ragazzi del film, infatti, sono sempre nel “momento”. I possibili riferimenti al tempo che scorre vengono minimizzati (anche la luce non sembra seguire il calo naturale) ma sui loro corpi si nota il passare dellle ore (i vestiti si sporcano, si bagnano, si cambiano e si scambiano degli abiti).
Una storia al di là della temporalità, in cui si modificano solo gli aspetti esteriori dei protagonisti.
Leones esplora due temporalità diverse (quella della vita e quella della non-vita) e cerca di stabilire e creare dei varchi per passare da una parte all’altra. L’intento, non ben riuscito, è quello di una circolarità perfetta per continuare a sopravvivere in questo mondo.
Leones di Jazmín López – Argentina, Francia, Paesi Bassi, 80′
v.o. spagnolo – s/t inglese, italiano
Julia Volpato, Pablo Sigal, Macarena Del Corro, Diego Vegezzi, Tomas Mackinlay