A margine della 81° Mostra Internazionale di Arte Cinematografica La Biennale di Venezia sono stati proclamati nel pomeriggio del 5 settembre 2024, all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, negli spazi del Venice Production Bridge, i premi della terza edizione di “Cinema&Arts”, ideato da Alessio Nardin e organizzato e curato da Kalambur Teatro e Associazione Culturale Ateatro, riconoscimento che guarda con attenzione alla commistione tra cinema e diverse forme d’arte , con un occhio di riguardo per la musica e le arti performative dal vivo.
La giuria, composta dal regista e pedagogo Alessio Nardin, Oliviero Ponte di Pino critico e studioso e Antonio Giuseppe Bia giovane attore, affiancati da un gruppo di allievi del Percorso Triennale per Registi ed Attori della Accademia Eleonora Duse – Centro Sperimentale di Cinema e Arti Performative e da attori dalle masterclass internazionali dell’Accademia Duse, ha premiato tre opere: due come miglior film a pari merito e una relativa al miglior artista multi-disciplinare. Migliori film ex-aequo Riefenstahl (2024) una produzione tedesca di Andres Veiel ,docufilm costruito attingendo all’archivio privato della celebre regista e geniale montatrice, la cui ascesa è legata all’affermazione del nazismo, e Paul & Paulette Take a Bath (2024), una produzione inglese di Jethro Massey storia di un’amicizia fra due giovani, uno dei quali fotografo, che si sviluppa attorno a un gioco teatrale. Ogni loro incontro è, infatti, come in un gioco di ruolo, la messinscena di un crimine cruento di epoche passate (che il film evoca con una serie di immagini d’archivio), inscenato nel luogo in cui era avvenuto, con travestimenti e battute, Il premio al miglior artista multidisciplinare è stato assegnato alla coppia formata dai gemelli Stephen e Timothy Quay,animatori e scenografi statunitensi, noti per la qualità nell’animazione in stop motion, che ha ispirato diversi altri artisti. I Quay Brothes hanno preesentato alle Giornate degli autori il film Sanatorium. Under The Sign Of The Hourglass , dedicato all’opera di Bruno Schulz, frutto di una ricerca e di un percorso produttivo durati ben 19 anni.L’intreccio delle diverse discipline in cui i fratelli Quay sono maestri (scenografia, illustrazione, animazione dei puppets con la presenza di attori in carne e ossa) contribuisce, assieme alle novelle di Schulz, a creare un mondo assurdo ma reale, di inquietante e toccante bellezza.