Epoca Fiorucci a Ca’ Pesaro

Elio Fiorucci, un paladino della moda democratica

A quasi due anni di distanza dalla mostra Culture Chanel. La donna che legge, Ca’ Pesaro ritorna ad ospitare un altro avvincente dialogo tra moda e cultura.

Questa è la volta dell’ecclettico Elio Fiorucci, un fuoriclasse e rivoluzionario che è stato in grado di ridisegnare lo stile e formare il gusto di almeno due generazioni di giovani.

Fiorucci non era uno stilista qualunque, era piuttosto un artista completo. Basti vedere i suoi legami con Sottsass, Mendini, De Lucchi e Keith Haring, al quale affidò tra l’altro il rifacimento del suo negozio a San Babila a Milano.

Fiorucci è arte, è esplosione di colori, è trasgressione. E quello che è stato realizzato a Ca’ Pesaro ce lo restituisce in maniera autentica. La mostra, curata da Gabriella Belli e Aldo Colonnetti, con un allestimento azzeccatissimo realizzato da Studio Baldessari, ci riporta a quello che sembra un vero e proprio negozio di Fiorucci.

Una mostra che trascende i classici canoni a cui siamo abituati. Come avrebbe detto lo stesso stilista, a Ca’ Pesaro si apre un “grande mercato delle idee e delle cose” in un “caos ordinato”.

Entrando nella prima sala si è totalmente investiti dalla luce e dal colore, per poi notare gli abiti, oggetti iconici e manifesti. Proseguendo si arriva nella sala degli architetti, dove grazie agli arredi del negozio di Venezia, si ricrea quell’atmosfera dei punti vendita progettati da Sottsass Associati, Aldo Cibic e Michele de Lucci.

Altre due sono le figure indimenticabili che hanno fatto parte dell’avventura Fiorucci: sicuramente Oliviero Toscani che ha immortalato, con l’irriverenza che gli appartiene, l’essenza del marchio. E poi il grande Gillo Dorfles, scomparso da pochi mesi e al quale è stata dedicata la retrospettiva veneziana. I due erano amici molto intimi, accomunati da una sottile intelligenza. In questo contesto multidisciplinare, dove si parla di moda, architettura e pittura, è utile ricordare il grande merito che ebbe l’intellettuale triestino nel parificare tutte le arti, liberando ogni interpretazione e studio da pregiudizi, dati dalla storica divisione delle arti in maggiori e minori.

Epoca Fiorucci

23-06-2018 – 06-01-2019

Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna

Info: http://capesaro.visitmuve.it/