I Am Heath Ledger è un documentario che celebra la vita di Heath Ledger: attore, artista, icona. Settima opera della serie “I am..” prodotta da Derik Murray per la statunitense Spike Tv, è un ritratto a tutto tondo dell’attore scomparso a soli 28 anni per un’accidentale overdose di farmaci.

Alle testimonianze di amici, colleghi, musicisti – tra cui Naomi Watts, Ang Lee, Matt Amato, Ben Mendelsohn, Ben Harper –  e, ovviamente, i famigliari, si alternano filmati inediti realizzati dall’attore con la inseparabile telecamera.

Presentato al Tribeca Film Festival, distribuito per pochi giorni negli Stati Uniti e per una settimana in Australia, I am Heath Ledger  mantiene la promessa del titolo: farci conoscere un vero talento creativo e pieno di energia non solo davanti, ma soprattutto dietro la telecamera con cui fin da ragazzo riprendeva se stesso e le sue performance.

Chi era Heath Ledger? Il doc lo rivela, anche se, forse, solo in parte: era l’attore sempre diverso perché non “interpretava”, ma “diventava” il personaggio del film, vuoi che fosse il giovane figlio di Mel Gibson ne Il Patriota o il cowboy di Brokeback Mountain o il surfista di Lords of Dogtown. Era un bambino molto vicace, quasi incontrollabile – racconta la madre – un piccolo campione di scacchi diventato un adolescente intraprendente che ha diciassette anni ha inseguito il sogno di diventare attore.

Da Perth, Australia Occidentale, vola a Los Angeles e trasforma la sua casa in un rifugio per i suoi amici, mescolando vita hippy a maniacale precisione sui set, girando con la telecamera e spingendo sempre più in là i suoi limiti e la sua ricerca di una vita all’insegna dell’arte nel senso più ampio del termine.

Ma scopriamo anche che spesso parlava di morte, che la rottura della relazione con Michelle Williams (l’assenza più evidente tra le persone intervistate nel documentario)  l’amore per la figlia Matilda, che non poteva più vedere come prima, avevano acuito le difficoltà nel dormire, che la fama e le celebrità non gli piacevano.

Dopo aver visto gli oltre 90 minuti del documentario, sarà difficile non pensare all’attore australiano che si filma ripetutamente, sperimentando con le immagini dietro alla inseparabile telecamera e mostrando il suo volto più autentico.

Heath Ledger è stato uno straordinario attore; il ricordo delle sue interpretazioni, da 10 cose che so di te fino allo strabiliante The Dark Knight, scandisce i capitoli di una storia che racconta di instancabile energia, entusiasmo, curiosità, ferrea volontà e un pizzico di a ossessione per la macchina da presa.

Un ritratto commovente, forse troppo incline alla celebrazione, ma l’intento dei registi era, appunto, quello di confezionare un tributo per sottolineare il genio creativo di Ledger, più che di scoprirne gli (eventuali) lati oscuri.

L’ultimo capitolo della breve storia di Heath Ledger, che chiude il documentario, è scandito dalle note di Perth, il brano di Bon Iver ispirato – racconta il musicista Justin Vernon  – alla vita di Heath Ledger e alla sua città natale.

I am Heath Ledger
Anno: 2017
Lunghezza : 94’
Paese: Canada
Sito Ufficile: www.iamheathledger.com
Genere: Documentario
Regia: Derik Murray, Adrian Buitenhuis
Cast: Heath Ledger, Naomi Watts, Ben Mendelsohn, Djimon Honsou, Ang Lee, Catherine Hardwicke, Emile Hirsch, Ben Harper, Justin Vernon (Bon Iver), N’fa, Grace Woodroofe, and the Ledger family.