LA BANDABARDÒ IN CONCERTO A MADRID

Attenzione, concentrazione: sale sul palco la Bandabardò

Per il tour europeo la Bandabardò è arrivata anche a Madrid, dove si è esibita alla Sala Caracol. Un pubblico folto ed eterogeneo ha accolto il gruppo, che ha presentato alcune canzoni tratte dal nuovo album Ottavio, dramma in quattro atti con gran finale; principalmente, però, la Banda ha riproposto i vecchi successi: per il pubblico di espatriati italiani questo è stato un bellissimo regalo, quasi un ritorno a casa.

Il concerto è stato aperto da La Barca de Sua, gruppo ska d’avanguardia, che unisce musica jazz e rock, suoni mediterranei e ritmi sudamericani. Subito dopo è salita sul palco la Bandabardò, in perfetta forma e piena di energia: si è infatti esibita senza pause per le successive due ore, ad un ritmo instancabile e travolgente.

I brani sono stati introdotti da brevi presentazioni, talvolta in spagnolo, che hanno comunque lasciato ampio spazio alla musica, autentica protagonista della serata. La Banda è riuscita, come sempre, a coinvolgere completamente gli ascoltatori, che si sono lasciati trasportare dal ritmo di Manifesto, Ubriaco canta amore, Se mi rilasso…collasso. Gli assoli di Finaz e l’inventiva di Ramon hanno riscosso un successo pressoché totale, sia da parte dei fan italiani, sia per quanto riguarda la cospicua presenza internazionale; un pubblico vario e differenziato, quindi, che ha apprezzato questa musica multiculturale, intrisa dei generi più diversi: dalla tarantella, ai ritmi cubani, alla canzone francese (il cantante Erriquez è fiorentino-franco-lussemburghese).

Alla fine dello spettacolo il gruppo ha ceduto la parola ai rappresentanti degli studenti italiani a Madrid, che dal palco hanno rivendicato il diritto ad un’università libera e più costruttiva. Contro la privatizzazione dell’istruzione, gli studenti italiani hanno invitato i presenti alla manifestazione del dodici dicembre, che si svolgerà in concomitanza con lo sciopero generale dei lavoratori. Dalla Spagna, si sono uniti alla lotta dei loro colleghi italiani, che non accettano le inconcepibili disposizioni della Legge 133 e che combattono contro il disinteresse dilagante in materia di formazione, dal livello elementare a quello universitario. Una serata di grande musica e divertimento, ma anche di protesta e informazione, che ha suscitato l’interesse e l’entusiasmo di tutto il pubblico, nonostante la pioggia che, inspiegabilmente, cadeva nella sala, facendo sbucare addirittura alcuni ombrelli.

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