È una storia vera quella dei fratelli Patrice e Michel, due anni di differenza, un legame ancora più forte di quello gemellare. Nessuno dei due sarebbe sopravvissuto senza l’altro durante l’infanzia, momento cruciale di crescita. Frères (Fratelli) è il titolo originale, semplice e al tempo stesso sconfinato, intimo e universale.
Il regista Olivier Casas, dopo Baby Phone del 2017, scrive con uno dei veri protagonisti di questa vicenda, l’architetto Michel de Robert, la storia di due bambini Patrice, 7 anni, e Michel, 5 anni. Abbandonati nel 1948 dalla madre, che voleva vivere libera la sua carriera da giornalista, e che non li va a prendere nella casa vacanza dove hanno trascorso l’estate con altri bambini, per una serie di eventi fuggono nella foresta.

Quelli che a Michel sembrano appena 3 mesi, sono 7 anni. La storia di Patrice e Michel si sviluppa su due piani temporali: il passato e l’infanzia nella foresta; il presente quando Michel, prepara la valigia, salta il compleanno della figlia ventenne, mette a rischio il suo matrimonio, perché deve riportare a casa il fratello Patrice che si è rifugiato in una baita sperduta sulle montagne del Canada.

Casas conosceva Michel de Robert già da molto tempo prima di scoprire la sua infanzia incredibile. Un giorno a casa di amici lo ha osservato intagliare un pezzo di legno con un semplice coltello, con l’abilità consumata di
un indiano cherokee. il 70enne elegante e fine architetto ha iniziato così a raccontare la verità sempre tenuta segreta di quello che successe a lui e a sua fratello. Dopo 5 anni di chiacchiere e di incontri quella storia è diventata un film spiazzante e toccante, nei cinema italiani dal 6 marzo grazie a Movies Inspired.

Il film diventa anche una denuncia sociale nella sua dedica finale: nel Secondo Dopo Guerra più di un milione di bambini è rimasto senza casa, i figli perduti smarriti in Europa, perché il ricongiungimento con le famiglie è spesso stato impossibile, sono più di 340 mila.

Con il supporto indispensabili di giovanissimi attori la cui espressività è stata fondamentale:
Victor Escoudé-Oury è Michel (4-7 anni)
Enzo Bonnet è Patrice (5-8 anni)
Viggo Ferreira-Redier è Michel (8-11 anni)
Fernand Texier è Patrice (9-12 anni)
e la scelta perfetta di  Yvan Attal (Michel adulto), che sa semplificare mille parole con un gesto o uno sguardo, e Mathieu Kassovitz (Patrice adulto), che porta con sé un dolore primordiale, La Storia di Patrice e Michel è girato in un clima di ineffabile malinconia che sfuma in tenerezza e disperazione.
È una storia difficile da raccontare proprio perché è ispirata a fatti veri, a una lotta per la sopravvivenza portata avanti da due fratellini con un legame struggente che arriva dal più profondo dell’anima (accentuato verso il finale dal brano Diamond and rust, scritto e cantato da Joan Baez)

Data di uscita: 06 marzo 2025

  • Genere: Drammatico
  • Anno: 2024
  • Musiche: Olivier Casas, Simon Casas, Cyril Maurin
  • Paese:Francia
  • Durata:105 min
  • Produzione: Quad, Traveling Angel Films
  • Distribuzione: Movies Inspired