Comma 22 (o Catch 22) è un modo di dire inglese per identificare una situazione paradossale. E’ anche il titolo del libro di Joseph Heller sui fatti accaduti durante il secondo conflitto mondiale e trae origine da una bizzarra clausola: “Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo”, in vigore tra le forze armate aeronautiche americane.
Paradossale, infatti, resta il mistero di Napoli, il quale ispirò il memoriale Naples ’44 di Norman Lewis (I edizione nel ’78), ufficiale inglese mandato nel napoletano durante la dominazione degli Alleati, che Francesco Patierno ha trasformato in un film dal titolo omonimo. In selezione ufficiale alla Festa del Cinema di Roma, la pellicola tematicamente parla del tempo di permanenza dello scrittore a Napoli nel ’44 ma di fatto vuole narrare gli orrori di ogni guerra.
Dagli spagnoli ai tedeschi agli americani, il salto è sempre stato breve per una città come Napoli, signora e prostituta, intellettualmente dominatrice e dominata, affascinante e respingente, internazionale eppure dall’italianità esponenziale per pregi e difetti, comunque sempre in piedi e camaleontica, dopo le macerie di ogni civiltà avventatasi contro di lei.
Si avverte uno sguardo obiettivo nelle parole dell’ufficiale/scrittore, mai a favore del registro drammatico o verso quello brillante, che preserva quell’equilibrio necessario per raccontare lo schifo e gli orrori dei fatti di cronaca ma anche l’empatia, la curiosità, l’intuito di chi cerca di capire la natura di un popolo, senza doverla per forza giudicare né giustificare. È una denuncia lucida quella di Lewis e sostiene in modo molto solido il lavoro del regista, particolarmente interessato alla mescolanza fra generi, format e piani temporali, allo scopo di alternarli o addirittura confonderli insieme, per raggiungere una fusione principalmente emotiva.
“Non è un documentario, non è un film ma è cinema” – queste le parole di Antonio Monda e questa, secondo il regista, è la nuova strada da suggerire alla drammaturgia filmica, per staccarsi da un andamento più canonico e avviarsi verso la sperimentazione di giochi a scacchiera fra piani e linguaggi, inventando nuove regole, o reinventando le stesse senza rinnegarle, e favorendo curiosità e interesse negli spettatori per una nuova linfa comunicativa.
Certamente la voice off di Benedict Cumberbach (Giancarlo Giannini nella versione italiana) che legge le pagine del libro è una carta vincente su cui poggiarsi, inoltre gli spezzoni di film italiani sapientemente scelti, di cui non si possono tacere i titoli, La pelle di Liliana Cavani, Comma 22 di Mike Nichols, Napoli Milionaria di Eduardo o Il Re di Poggioreale con Ernest Borgnine, fanno da preziosi contrappunti alle immagini di repertorio offerte dell’Istituto Luce – partner producer del docufilm – e hanno contribuito in modo elegante al lavoro presentato.
Lo stesso regista, a testimonianza di un impegno accurato (tre anni di lavorazione e ricerca negli archivi di tutto il mondo), ci ha raccontato di due fasi di montaggio: senza voice off, durato tre mesi, e il montaggio vero e proprio a distanza di un anno dal primo, per toccare con mano quanto le immagini potessero vivere da sole, col solo sostegno musicale, fatto perlopiù di brani originali (Andrea Guerra). È ineccepibile quest’ampio lavoro di ricerca e coinvolge emotivamente senza essere banalmente sentimentale, così come “aiuterà a capire quegli anni” (Giorgio Napolitano).
Eppure non ci sono elementi sufficienti per evidenziare un’inventiva registica creativa vera e propria. Malgrado questa debolezza, tuttavia, si tratta di un lavoro che, senza trascurare particolari spietati sui fatti narrati, restituisce quel guizzo intelligente di una città come Napoli, spesso alibi di perdono per molte cose obiettivamente inconcepibili, tanto da catturare anche lo scrittore e indurlo addirittura a voler avere L’Italia nel suo DNA in caso di rinascita.
Titolo originale: Naples ’44
Conosciuto anche come:
Nazione: Italia
Anno: 2016
Genere: Documentario
Durata: 80′
Regia: Francesco Patierno
Sito ufficiale:Cast: Benedict Cumberbatch
Produzione: Dazzle Communication
Distribuzione:
Data di uscita: Roma 2016 – Selezione Ufficiale