“Primo piano sul cadavere” di Léo Malet

La prima avventura del detective Nestor Burma

È un Nestor Burma “principiante” quello che ritroviamo in Primo piano sul cadavere; il romanzo, infatti, rappresenta la prima avventura del detective francese ed è stato pubblicato per la prima volta in Italia dai tipi di Fazi per la collana Darkside.

Nestor Burma è stato incaricato da un celebre attore di proteggerlo: ha ricevuto lettere minatorie e teme per la sua vita. Il detective si trova quindi tra le luci della ribalta, giusto in tempo per assistere alla morte pressoché immediata del suo cliente. Burma inizia ad indagare, offrendosi addirittura in aiuto alla polizia ufficiale. È alle prime armi, e il giovane detective cerca di farsi degli amici, di stringere relazioni; è sempre in questo romanzo che incontra per la prima volta l’inseparabile amico Marc Covet. Con Covet, giornalista in incognito per Le Crépuscule, scatta subito un certo feeling, dovuto alla comune curiosità e alla comune passione per quei «farmaci opalini fabbricati da Ricard o Pernod, i noti farmacisti».

Un romanzo un po’ diverso rispetto agli altri della saga; qui troviamo infatti una sfumatura diversa di Burma: più morbida, più fallace. Il nostro Nestor segue una serie di false piste, è incerto, prende delle cantonate clamorose. Eppure già lo riconosciamo per il geniale detective che diventerà: l’attenzione per il dettaglio, l’intuito, le idee che inspiegabilmente si associano portandolo alla verità. Vediamo già in nuce la sua caparbietà, l’interesse per le belle donne, la passione per l’alcol e un certo piacere per la rissa.

Il duo Burma-Covet si muove sulla scena, incontrando e interrogando gli altri personaggi: la vedova Janine Baga, la sua affezionatissima costumista, l’accessorista e il suo aiutante, il regista, un russo rancoroso e molti altri. E non dimentichiamo Julien Favereau, star del cinema che il nostro protagonista è chiamato a difendere; lui avrà ben poco da dire: muore già nel primo capitolo. Ma lascia dietro di sé una lunga fila di persone che lo odiavano, più o meno tutte per lo stesso motivo. Idolatrato dalle ragazzine, Favereau non si fa scrupoli a prendere ciò che più gli piace, a passare da un letto all’altro senza pensare alle conseguenze. La fila di persone che celebrano la sua morte è quindi composta da mariti traditi, padri di famiglia, donne gelose. E tra questi Burma dovrà trovare chi ha avuto il coraggio di mettere in atto quella che era l’intenzione di tutti.

La trama è, forse, tra le più interessanti, con vittime che si rivelano carnefici ponendo un grande interrogativo: può l’assassinato essere anche l’assassino? Un romanzo ambiguo perfetto per questa strana estate, che ci fa (ri)scoprire uno dei detective francesi più amati di sempre, raccontando anche come nasce la sua celebre agenzia investigativa Fiat Lux.

Léo Malet, Primo piano sul cadavere, Fazi, 2020, pp. 111, 15 euro.

https://fazieditore.it/catalogo-libri/primo-piano-sul-cadavere/#:~:text=Primo%20piano%20sul%20cadavere%2C%20finora,un%20protagonista%20inconfondibile%20del%20noir

https://www.nonsolocinema.com/nestor-burma-e-il-mostro-di-leo-malet.html

https://www.nonsolocinema.com/Trilogia-Nera-di-Leo-Malet_18256.html