Satyricon al Teatro Malibran di Venezia

VENEZIA – Compie cinquant’anni Satyricon di Bruno Maderna. L’opera in un atto, su libretto poliglotta tratto dal romanzo latino omonimo di Petronio, sarà proposta dalla Fenice per ricordare compositore veneziano, del quale ricorrono anche i cinquant’anni dalla morte. La direzione musicale sarà affidata ad Alessandro Cappelletto mentre la regia sarà di Francesco Bortolozzo, scene di Andrea Fiduccia ei costumi di Marta Del Fabbro e del light design di Fabio Barettin. Satyricon sarà in scena al Teatro Malibran il 25, 26, 27, 28 e 29 gennaio 2023.

Per assistere allo spettacolo saranno messi in vendita, a partire da venerdì 13 gennaio, biglietti di platea e prima balconata al costo di soli € 25,00. I titoli di accesso a costo agevolato potranno essere acquistati fino a due biglietti per acquirente, sia online, tramite il sito www.teatrolafenice.it, sia nella biglietteria del Teatro La Fenice e in tutti i punti vendita Vela Venezia Unica. La promozione – con codice sconto ‘GENNAIO23’ – è valida fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Satyricon è l’ultima composizione teatrale di Bruno Maderna. Rappresentata per la prima volta al Festival d’Olanda di Scheveningen, il 16 marzo 1973, sotto la direzione dell’autore pochi mesi prima della sua morte, l’opera sarà proposta per la prima volta al Teatro Malibran, dopo l’unica rappresentazione veneziana proposta dal Teatro La Fenice che si svolse nel 1998 al Teatro Goldoni. Venata di una forte componente sarcastica, Satyricon ruota attorno alla cena di Trimalcione, personaggio dalla ostentata volgarità che simboleggia la profonda crisi di valori del mondo contemporaneo. Maderna effettuò solamente minime alterazioni al testo originale di Petronio. Per renderlo attuale e comprensibile, lo tradusse in inglese, francese e tedesco, lasciando brevi scampoli dell’originale latino. La natura non consequenziale della disposizione dei brani origina una destrutturazione della drammaturgia, che riprende perfettamente il carattere frammentario del testo originale. Tutto ciò rispetta l’idea che Maderna aveva del suo Satyricon come opera aperta, una sorta di copione ‘non finito’, libero di modificarsi continuamente.

«Questa libertà di organizzazione formale – ha commentato il direttore d’orchestra Alessandro Cappelletto – pone problematiche di ordine compositivo e drammaturgico estremamente stimolanti. È una sfida che abbiamo accettato con entusiasmo per non tradire la fiducia che il compositore – nonché esecutore di primissimo livello di lavori altrui – ha riposto nei suoi interpreti».

«Maderna voleva che il Satyricon rappresentasse una critica nei confronti della cultura contemporanea – ha dichiarato il regista Francesco Bortolozzo – puntando il dito contro la volgarità e la decadenza che scorgeva in quegli anni. Probabilmente Satyricon rappresenta l’ostentazione di qualcosa. Un’ostentazione che, in quanto tale, lambisce la volgarità fino a penetrarla. Anzi, il testo è forse oggi ancora più attuale di quanto non lo fosse nel 1973».

Nel cast del nuovo allestimento veneziano figurano Manuela Custer nel doppio ruolo di Fortunata/Quartilla, Francesca Gerbasi in quello di Criside; Marcello Nardis sarà Trimalchio; Christopher Lemmings, Habinnas; William Corrò, Niceros; Francesco Milanese, Eumolpus.