La nuova stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto punta sulla forza rappresentativa del suono. Con Teatri del Suono, il direttore artistico e musicale Marco Angius, proprio in questi giorni impegnato a Padova con l’esecuzione integrale delle Sinfonie di Schubert, invita il pubblico all’ascolto dei dodici concerti in cartellone, arricchiti da una serie di iniziative che hanno tutta l’aria di trovare conferma nelle prossime stagioni.
Oltre alle Lezioni di Suono, che forti del successo televisivo con Salvatore Sciarrino, torneranno su Rai5 nell’edizione con Ivan Fedele, la Sala dei Giganti al Liviano sarà il teatro di Lezioni di sabato, un approfondimento di alcune composizioni presentate durante i concerti del giovedì, analizzate il sabato successivo da alcune figure di spicco della musicologia e della divulgazione come Giorgio Pestelli, Paolo Petazzi, Sergio Durante e Ricciarda Di Belgiojoso, con l’aiuto dell’Orchestra dal vivo.
Giorgio Battistelli è il compositore in residenza a Padova, cui l’Opv ha commissionato una novità assoluta, e il protagonista della terza edizione delle Lezioni di Suono, grazie alle quali potrà approfondire le radici del suo teatro musicale.
Così il cartellone propone musiche ottenute da un’operazione di sintesi di opere liriche. È questo il caso dell’Overture del Fidelio, che insieme alla Nona di Mahler nella versione di Klaus Simon inaugura la nuova stagione musicale, scrutata attraverso le tre Leonore elaborate da Beethoven. I Sette intermezzi da Il suono giallo, opera di Solbiati presentata qualche anno fa a Bologna in prima mondiale con Marco Angius sul podio, l’Hamlet di Shostakovich o il Pulcinella di Stravinsky.
Tra gli ospiti dell’orchestra, oltre a Paolo Rossi e la sua personalissima versione di Pierino e il lupo di Prokofiev, il pianista Maurizio Baglini affronterà Scarlattiana di Alfredo Casella, un altro tratto importante di quel viaggio verso una necessaria ricollocazione del repertorio del Novecento italiano che l’Opv ha intrapreso da ormai tre anni, Emanuele Arciuli per Ode a Napoleone Bonaparte di Schönberg, la voce di Andrea Mastroni per il Rückert-Lieder di Mahler, Valeriy Sokolov nel Concerto per violino di Tchaikovsky e Olli Mustonen nella triplice veste di pianista, direttore e compositore.
Viene riconfermata la collaborazione con il Palazetto Bru Zane, Centre de musique romantique française di Venezia, per presentare Marie Stuart et Rizzio, scena lirica in prima esecuzione moderna di Gounod, accanto alla Sinfonia in do di Bizet e Dalla terra del rimorso di Marcello Panni, direttore della serata con Myriam Dal Don violino solista. Volto noto dell’orchestra e del pubblico padovano, il ritorno della violinista racchiude uno dei nuovi obiettivi della direzione Opv, offrire una nuova centralità all’orchestra evitando il rischio che la celebrità dell’ospite possa relegarla in secondo piano.
Tra i graditi ritorni si inseriscono anche Leonora Armellini, che oltre all’assonanza con il programma in cartellone, offrirà la sua esecuzione del Concerto in sol di Ravel, e Roland Böer, versatile direttore d’orchestra, a Padova per la prima Serenata di Brahms e il Concerto per violino di Ligeti con Francesco D’Orazio solista.
Infine, Filippo Maria Bressan dirigerà il Concerto di Natale nella Basilica di S. Antonio mentre, in nome della reciproca ospitalità, sarà l’Orchestra I Pomeriggi Musicali a concludere la stagione con il pianoforte di Alexander Gadjiev.