“The Sarah Connor Chronicles” – Prima stagione

Il sequel televisivo di "Terminator"

Ha debuttato finalmente anche su Italia 1 “The Sarah Connor Chronicles”, serial che ridà vita all’epopea cinematografica di “Terminator” sotto forma di serie tv. La prima stagione, composta da 9 episodi e già andata in onda pochi mesi fa sul Digitale Terrestre, è sbarcata su Italia 1 mercoledì 9 dicembre per poi spostarsi dalla settimana successiva al martedì.

In un periodo in cui tanti telefilm approdano sul grande schermo (Sex & The City, tanto per fare l’esempio più celebre), accade anche che qualcuno faccia il percorso inverso.
È ciò che è successo con Terminator, celebre saga che prima ha trionfato ai botteghini (con tre film in tre decadi diverse), e ora è diventato una serie tv: The Sarah Connor Chronicles. Una serie che sicuramente gli appassionati della saga cinematografica non si vorranno perdere per nulla al mondo, ma che in realtà può essere goduta anche da chi, dei film con l’attuale Governatore della California, ha solo sentito parlare.

Per questi ultimi, però, potrà magari essere utile un piccolo riassunto. Il primo Terminator uscì nelle sale nel 1984, e lanciò le stelle del regista James Cameron e dell’attore Arnold Schwarzenegger. La trama si basa su un’idea che a quei tempi si presentava piuttosto geniale ed originale (Ritorno al futuro sarebbe uscito solo l’anno dopo). In un futuro apocalittico dominato dalle macchine, John Connor sarà colui che libererà l’umanità dalla schiavitù alla quale è sottomessa. E così le macchine decidono di mandare indietro nel tempo il cyborg T-800 (Schwarzenegger), una spietata macchina assetata di sangue, per eliminare (“Terminator”, appunto) Sarah Connor, futura madre di John (interpretata da Linda Hamilton). È lo stesso John, quello del futuro, a mandare indietro il suo braccio destro Kyle Reese (Michael Biehn) per proteggere Sarah. I due saranno protagonisti di una rocambolesca fuga da un essere implacabile che lascia dietro di sé morte e distruzione, ma troveranno anche il tempo per innamorarsi. Alla fine il cyborg viene distrutto e Sarah si salva, anche se Kyle ci rimette la vita. In un finale a sorpresa scopriamo che Sarah è rimasta incinta, e che quindi il padre di John è lo stesso Kyle Reese.
Il secondo film, Il giorno del giudizio (del ’91), è ambientato dieci anni dopo. Stavolta è direttamente John (Edward Furlong) ad essere in pericolo, inseguito da un cyborg ancora più forte (Robert Patrick). Ma dalla sua parte ha nientemeno che… un T-800 (sempre Schwarzenegger). Un nuovo modello riprogrammato dal John del futuro per proteggere se stesso. Alla fine del film Sarah, John e il T-800 riescono a distruggere i laboratori nei quali in futuro avrebbe visto la luce Skynet, l’intelligenza artificiale alla base di tutti i problemi.
Ma nel terzo film, Le macchine ribelli (uscito nel 2003), scopriamo che in realtà non sono riusciti nel loro intento. Skynet esiste ancora e manda indietro un nuovo cyborg, stavolta donna (interpretata da Kristanna Loken) per uccidere un John ormai adulto (Nick Stahl). Il quale ancora una volta è difeso da un nuovo T-800 (Schwarzenegger in una delle sue ultime apparizioni cinematografiche prima di darsi alla politica), mentre non c’è più Sarah, morta per leucemia da qualche anno. La conclusione mostra la nascita di Skynet e getta le basi per un futuro del quale, di fatto, sappiamo già molto.
Inutile dire che i film di Terminator hanno fatto storia. Innumerevoli le parodie e le citazioni contenute in tanti altri film, serie tv e cartoni animati. Oltretutto nei primi due film ci sono anche due battute che chiunque conosce: nel primo il celebre “I’ll be back” di Schwarzy (disgraziatamente tradotta in italiano con “Aspetto fuori”), superato poi in popolarità dall’ “Hasta la vista, baby” del secondo film.

A 24 anni di distanza dal suo esordio la saga ha ancora molto da dire, e lo fa stavolta in televisione. The Sarah Connor Chronicles prende il via dalla fine del secondo film: addirittura l’episodio pilota inizia con le stesse immagini con le quali si era concluso Il giorno del giudizio. È passato qualche anno, John è un adolescente che vive sempre in fuga con la madre, la quale ha ben presto compreso che il pericolo è ancora attuale. Siamo nel 1999, ma nel primo episodio si verifica un paradosso temporale che porta i nostri protagonisti nel 2007, liquidando come “realtà alternativa” i fatti del terzo film. Il tema portante è sempre lo stesso dei film: John deve continuare a vivere, per essere un giorno il leader della resistenza umana, ma diversi cyborg sono pronti a impedirlo. Non tutti però sono cattivi: Cameron, all’apparenza una dolce e fragile coetanea di John, è in realtà un modello programmato per proteggerlo. A dare loro la caccia, oltre alle macchine, c’è anche la polizia, alla ricerca di quella Sarah Connor che, ovunque vada, si lascia alle spalle morti ed esplosioni di ogni genere. Ciascun episodio si apre e si chiude con la voce narrante della stessa Sarah, spesso riflessioni su come la natura degli uomini li porti a mettere in pericolo il mondo e se stessi.

Inevitabile, per chi è fan della saga cinematografica, fare confronti. E ci sono delle differenze che emergono immediatamente: i ritmi sono più lenti, com’è ovvio visto che si tratta di una serie tv. E altrettanto ovvio è che le scene d’azione, punto forte dei film, siano qui più limitate, sia come numero che come budget. In ogni caso la tensione non manca, e la serie ha il suo fascino. Uno dei punti di forza è senz’altro il cast. Sarah, di fatto la protagonista principale, è interpretata da Lena Headey (che i più ricorderanno come la regina Gorgo nel film 300). Reggere il confronto con Linda Hamilton non era compito facile, ma la Headey si difende egregiamente. Nei panni di John c’è Thomas Dekker, che nella prima stagione di Heroes interpretava Zach, l’amico della cheerleader Claire. Il suo non è un personaggio facile: John ha ambizioni da eroe e finisce quindi per mettersi spesso nei guai, a causa di una tipica “iperattività adolescenziale” che lo rende a volte un po’ difficile da digerire. Più affascinante il personaggio di Cameron (il cui nome è un chiaro omaggio a James Cameron, regista dei primi due episodi cinematografici). A interpretarlo c’è Summer Glau, in un altro ruolo particolare dopo quello di River, ragazza disturbata nella serie Firefly di Joss Whedon. Qui Summer, nei panni di una robottina, è una specie di versione aggiornata di SuperVicky (protagonista di una sitcom anni ’80, ricordate?). L’unica differenza è che questa è in “modalità massacro”. Infine dal quinto episodio in poi il cast si arricchisce di Brian Austin Green, che interpreta Derek Reese, fratello maggiore di Kyle arrivato anche lui dal futuro. L’ex Beverly Hills aggiunge decisamente qualcosa alla serie, grazie anche al suo indiscutibile fascino che non lascerà indifferente il pubblico femminile.

La serie ha debuttato lo scorso 13 gennaio su Fox, risultando con 18 milioni di spettatori uno dei pilot più visti degli ultimi anni. Col tempo poi gli ascolti sono calati, attestandosi intorno agli 8 milioni di fedeli fan. A causa dello sciopero degli sceneggiatori la prima stagione è composta da soli 9 episodi, mentre la seconda (in onda attualmente negli Stati Uniti) arriverà fino a 22. Un attestato importante però The Sarah Connor Chronicles l’ha già ricevuto: pare infatti che il quarto film della saga Terminator: Salvation, in uscita probabilmente nel 2009, conterrà numerosi riferimenti alla serie e agli eventi in essa narrati.

La frase: «Nessuno è mai al sicuro»

TITOLO ORIGINALE: Terminator: The Sarah Connor Chronicles
PRIMA TV USA: 13 gennaio 2008 – Fox
PRIMA TV ITALIA: 30 agosto 2008 – Steel, 9 dicembre 2008 – Italia 1
IDEATORE: Josh Friedman
PRODUZIONE: Warner Bros Television, C-2 Pictures
CAST: Lena Headey (Sarah Connor), Thomas Dekker (John Connor), Summer Glau (Cameron Phillips), Richard T. Jones (Agente James Ellison), Brian Austin Green (Derek Reese).