La rassegna si inserisce nell’ambito dei Progetti Formativi della Fondazione “La scuola a teatro” (danza, opera, teatro); si tratta di progetti che hanno saputo suscitare apprezzamento e interesse sia negli insegnanti che negli alunni che, negli anni, hanno partecipato a questi percorsi di avvicinamento al mondo del teatro, dell’opera e della danza, percorsi progettati appositamente per il mondo della scuola, rivolti ad allievi e docenti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e secondaria di 1° e 2° grado. La rassegna di danza per le scuole vanta sicuramente l’esperienza più consolidata, tra le più longeve nel panorama regionale di queste iniziative. Il progetto Danzare per Educare, coordinato da Daniela Rossettini, che ne è anche l’ideatrice, ha portato negli anni a Teatro per assistere agli spettacoli di danza, oltre 15.000 giovani e giovanissimi spettatori.
Danzare per Educare edizione 2014 propone come di consuetudine, tre spettacoli di danza in matinée, in calendario da febbraio ad aprile. Il tema conduttore di quest’anno è rappresentato dalle storie di bambini con situazioni familiari problematiche che trovano, tra sogno e realtà, una via di riscatto alla loro condizione. Il primo appuntamento – “Cenerentola” – è in programma lunedì 17 febbraio alle 10.00 nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza; seguiranno mercoledì 12 marzo “Storia di una Sirenetta” sempre al Ridotto, mentre giovedì 10 aprile 2014 è in programma “Il Mago di Oz” in Sala Maggiore. Gli spettacoli iniziano sempre alle 10.00; tutti vanno verso il tutto esaurito.
Lo spettacolo di danza “Cenerentola” in scena al Teatro Comunale di Vicenza lunedì 17 febbraio alle 10.00 è ovviamente ispirato alla celebre fiaba di Charles Perrault; è una produzione nata dall’incontro della compagnia teatrale Factory di Tonio De Nitto (Lecce) con la compagnia di danza Elektra/TIR Danza di Annamaria De Filippi (Modena) con l’intento di costruire un’avventura artistica in grado di esplorare nuovi linguaggi per entrambe. Gli interpreti dello spettacolo sono Mariliana Bergamo, Antonio Miccoli, Francesca Nuzzo, Serena Rollo, Fabio Tinella; i costumi sono di Lapi Lou, le scene di Piero Andrea Pati e le luci di Davide Arsenio. Le coreografie “Cenerentola” sono firmate da Annamaria De Filippi, la drammaturgia, la regia da Tonio De Nitto.
La rivisitazione della celebre fiaba in cui Cenerentola viveva, orfana, confinata a far la cameriera a casa sua per la matrigna e per le goffe sorellastre e il principe, timido e impacciato, mai uscito dal regno che necessita di una festa da ballo per fargli trovar moglie, è evidentissima fin dalle prime scene: non si vede infatti la celebre scarpetta di cristallo, emblema della fiaba, ma un’elegante decolletée da sera, insieme a uno stivale, di taglio maschile, una di fronte all’altro, con, sullo sfondo un’esplosione di cuori rossi.
Resta, della storia “classica”, un incontro tra due anime affini e del loro riscatto, nel nome dell’amore: quello di Cenerentola, da una vita di soprusi e angherie, e quello del principe, dalla gabbia della propria timidezza e goffaggine.
In modo molto divertente, a tratti esilarante “scorrono” sulla scena situazioni dei giorni nostri: Invidie e gelosie all’interno del nucleo familiare, ma anche un mondo, che presto può rivelarsi diverso da com’è o come dovrebbe essere, un mondo dove madri spregiudicate sono disposte a tutto pur di “arraffare” tutto quello che si può, manipolando le figlie come marionette per raggiungere i propri fini.
Un mondo di figlie ammaestrate, viziate e sorde nel comprendere e accettare l’altro, come l’altro in casa propria, ovvero la sorella più piccola: lo spettacolo diventa la storia di un incontro, di un riscatto, di un ritrovarsi, di un capirsi anche con una lingua, quella della danza, che è fatta di parole che, per essere dette, non hanno bisogno della voce.
Il tutto si snoda con estrema fluidità, all’insegna del ritmo, della danza e della musica. La fisicità e la gestualità prima di tutto sono protagoniste, e non la parola, che quando viene utilizzata, soprattutto nelle invettive della madre contro le figlie, diventa quasi una lingua inventata, pronta a scatenare le risate.
Sono soprattutto i corpi in movimento e la mimica degli attori/danzatori a comunicare le emozioni al pubblico: il tip-tap delle sorellastre, frenetico ed isterico come loro, gli aggraziati pliés e arabesques di Cenerentola, solo per citare alcuni episodi.
Lo spettacolo, consigliato per i più piccoli e per gli alunni fino ai 10/12anni, è proprio per tutti; molto ironico, in grado di presentare una Cenerentola davvero originale, molto contemporanea e al di fuori degli schemi, per restituire in modo divertito e divertente un classico dell’infanzia, davvero senza tempo.
Tutti i Progetti Educativi della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, e quindi anche gli spettacoli di Danzare per Educare, sono inseriti nel POFT (Piano dell’Offerta Formativa Territoriale) del Comune di Vicenza.
Lo spettacolo, come sempre nella rassegna mattutina Danzare per Educare, è dedicato alle scuole ma aperto a tutti. I biglietti – prezzo unico – costano 4 euro; sono in vendita anche il giorno dello spettacolo, alla biglietteria del Teatro, aperta dalle ore 9.00.