Da Mirano è ripartita la tournée di “Arlecchino il servitore di due padroni” nell’allestimento del teatro stabile del Veneto.

Inganni, equivoci, duelli, amori e matrimoni in scena nei teatri veneti sino a metà marzo

Dal Teatro di Mirano è ripartita la tourneé di “ Arlecchino, il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni, con la regia di Giorgio Sangati nell’allestimento del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. La scena, un’insieme di atmosfere e di colori, è valorizzata dal gioco delle luci che da’ forma ad una stanza vuota con bauli e personaggi – interpreti a riposo da fatiche di compagnia “ di giro”. Improvvisamente l’alba, in un continuo crescendo, dà vita a maschere, servitori, locandieri, cavalieri, personaggi in gran movimento, aria di festa, di popolo con musiche e canti dalla tradizione popolare veneziana. Ha preso il via la “commedia” che appassionerà il pubblico dell’affollatissimo Teatro di Mirano nelle vicende di fame, amori, inganni, di equivoci ed interessi. Anche in questa messa in scena, l’umanità del palcoscenico evidenzia le differenze generazionali, il modo di pensare e di vedere le fasi del vivere. Il vecchio Pantalone al femminile , interpretato da Eleonora Fuser, con le sue esperienze cerca, al solito, di dare inascoltati consigli ai giovani. L’acrobatico e dinamico Arlecchino, interpretato da Marco Zoppello, tra salti, piroette e qualche “besso” servirà molto bene “due padroni” e alla fine l’amore per Smeraldina, interpretata da Irene Lamponi, farà cessare i trambusti. Il locandiere Brighella,pure en travesti nell’interpretazione di Anna De Franceschi, conferma la sua particolare astuzia. L’agile Florindo Aretusi, abile spadaccino, al secolo Stefano Rota, si sposerà con Beatrice ( Laura Serena). Silvio, nei cui panni troviamo Francesco Folena Comini, convolerà a giuste nozze con Clarice ( Marta Benedetti). Il personaggio Dottor Lombardi, affidato a Michele Mori, prodigo di inutili insegnamenti troverà pace grazie agli sponsali del figlio Silvio con l’amata Clarice.
Veronica Canale con la sua fisarmonica e canzoni e ballate ha saputo creare momenti di festa. Per la gioia del pubblico, non solo quello miranese che ha calorosamente applaudito anche a scena aperta, sono in programma nei teatri veneti una quindicina di repliche , che si concluderanno all’ Accademico di Castelfranco il 17 marzo.