Eccoli di ritorno in Italia, i Coldplay, che replicano la kermesse di Luglio con cui avevano presentato il nuovo album “X&Y” all’Arena di Verona. Ora si godono il successo, confermato da settimane di primati nelle classifiche di tutto il mondo, finanche in quelle statunitensi, di solito roccaforti poco accessibili alle sonorità europee.
Così il “Twisted Logic tour” si presenta come un grande evento e come tale non delude, regalando ai migliaia di fan accorsi da tutta la penisola due concerti memorabili.
Il Primo a Milano, il 14 Novembre al Forum di Assago, il secondo al PalaMalaguti di Casalecchio di Reno, Bologna: per l’uno e l’altro il sold out era stato raggiunto ai botteghini in poche settimane.
A cinque anni dal loro primo lavoro “Parachutes”, Chris Martin e soci dimostrano di aver saputo conquistare la scena musicale, sfornando brani dotati di personalità, di vitalità; innovativi quanto semplici, con orchestrazioni ricercate che cedono alla solennità dei violini e dell’organo.
A Bologna sono stati diciassette i pezzi eseguiti, per lo più tratti dall’ultimo album: in apertura “Square one”, seguita da “Politik”, “Yellow”, “Speed of Sound”… per concludere in bellezza con “In my place” e “Fix You”, quando sembrava che già i quattro fossero nei camerini.
Forse si è sentita la mancanza di alcuni classici come “Shiver”, “Don’t panic” o “Trouble”, ma la discografia è ricca ed il gruppo ancora troppo giovane per esibizioni autocelebrative. E poi non gli si può rimproverare nulla: hanno dato vita ad uno spettacolo strepitoso, di suoni, ma anche di luci, che espandevano le figure di Martin e del suo pianoforte oltre il palco, rendendo ancora più intenso e suggestivo lo show.
Un chiaro esempio di come a volte il successo di pubblico, quello che muove masse di teenagers, possa concretamente coniugarsi con la qualità. Non soltanto, infatti, dei quattro della band britannica si può dire che siano definitivamente consacrati a nuovi idoli del pop internazionale, ma gli si deve dare anche atto delle performances in quanto esecutori ed autori di spessore.
Ottima la prova del leader, Chris Martin, energico ed imprevedibile sulla scena, ironico nel tentativo di formulare frasi in italiano, ma soprattutto eccellente in fase canora; ha tenuto un’ora e quarantacinque di concerto senza sbavature, ad eccezione di “Fix You”, il pezzo di chiusura, del quale forse la platea ricordava meglio di lui le parole, ma nulla di grave, l’esecuzione è stata riavviata nell’ilarità generale.
Buona anche la prestazione dei musicisti i quali, se pure considerevolmente supportati da basi campionate, grazie all’aiuto di uno staff tecnico di tutto rispetto, sono riusciti a dare forma ad arrangiamenti molto coinvolgenti, in parte diversi da quelli delle registrazioni in studio.
Ed è stata di grande effetto la trovata acustica, che ci ha mostrato un inedito Will Champion (batterista della band) alle tastiere e Guy Berryman (il bassista) prima all’armonica poi alla chitarra.
Un trionfo, del quale godranno anche i Goldfrapp, il gruppo spalla che ha evocato sonorità anni ‘80 e ottenuto una discreta approvazione dal pubblico.
Il “Twisted Logic tour” si chiuderà il 29 Novembre a Parigi, un peccato se l’avete perso.
Anche se la band promette di rinnovare il successo in futuro, per rivederli dal vivo si dovrà attendere almeno un anno.