“L’ALBUM”DI NICOLÒ CAVALCHINI

Dalla nobiltà alla musica

Nicolò Cavalchini è un barone, anche se a vederlo sul palco e ascoltanto il suo disco non si direbbe.

L’album. Titolo più semplice e più efficace, forse, non si poteva trovare. Un po’ pretenzioso e assolutistico certo, ma efficace,
I dodici brani raccontano storie che stanno in equilibrio tra morbide ballate e spunti elettro-pop che reggono testi a volte languidi e tristi e a volte ironici e taglienti.
Musicalmente Cavalchini spazia il più possible all’interno della tradizione italiana, ma aprendosi anche a spunti internazionali.

NonSoloCinema ha intervistato Nicolò Cavalchini per conoscere meglio il suo percorso e la sua musica.

NSC: Appartieni a una famiglia nobile, hai studiato per diventare avvocato, quando è nata in te la consapevolezza che avresti voluto essere un musicista pop?

N.C.: Bè sai lo stato di Nobile, purtroppo non dà da vivere, l’avvocato l’ho fatto fino al momento in cui ho capito che da musicista vivevo meglio sia economicamente che come qualità della vita..e quindi, perchè no? Ad oggi credo di aver fatto la scelta giusta.

NSC: Quali sono gli artisti da cui pensi essere maggiormente influenzato nella scrittura dei brani e negli arrangiamenti?

N.C.: Io adoro la musica pop/flamenca di Alejandro Sanz, poco famoso qui in Italia. Per me lui è davvero un grande. Non posso dire di essere davvero influenzato da lui, ma diciamo che mi piacerebbe arrivare a fare ciò che fa lui. Inoltre io sono anche un amante della musica italiana che troppo spesso viene snobbata.

NSC: Raccontaci com’è nato L’album

N.C.: L’album è nato dall’ esigenza di fermare una serie enorme di appunti scritti nel tempo. Dopo diversi anni di musica, serate ed esperienze, ho sentito la necessità di fermare tutto, raccogliendo le cose che in questo momento mi rappresentassero di più.

NSC: Le canzoni de L’album fluttuano tra malinconia e dolore per l’abbandono e ironia e spensieratezza. Dove trovi l’ispirazione per i tuoi brani?

N.C.: Non c’è un processo specifico. Ogni cosa che mi dà emozione cerco di appuntarlo, registrarlo e fissarlo in qualche modo, poi nel momento della realizzazione del brano, recupero tutte queste cose e le metto nella canzone. Comunque non è mai uguale. Ogni canzone ha un percorso differente.

NSC: Porterai il tuo album in tour?

N.C.: Per fortuna ad oggi ho già molte date fissate, anche se un vero e proprio tour non è ancora in programma. E’probabile che da gennaio si inizi a pianificare qualcosa.

L’album Tracklist:
1. Avrei preferito

2. Hai visto come passa il tempo

3. Sai che c’è

4. Vorrei mangiar la nutella

5. Io che vorrei dirti

6. Stare con te

7. Lungo l’autostrada

8. Non c’è più niente da dire

9. Perplesso

10. Ti cerco nel vento

11. Viaggi e parole

12. Sabes que
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