Fuori Concorso – Venezia Maestri
Puntuale come al solito, con i suoi settantasette anni ben portati e il suo immancabile sigaro, torna a Venezia uno dei più grandi maestri del cinema mondiale, con un film che torna a raccontare l’alta borghesia francese con due attori d’eccezione.
Come una metafora, più di una metafora, La fille coupée en deux – che in italiano suona come uno stonato La ragazza tagliata in due – segna non solo il ritorno alla regia di Claude Chabrol, ma regala anche uno dei suoi lavori più riusciti degli ultimi anni, formalmente perfetto e magistrale come suo solito nel raccontare algidamente desideri e morbosità dell’animo umano. Una giovane e attraente conduttrice televisiva (l’adorabile Ludivine Sagnier) perde la testa per un famoso e cinico scrittore, sposato da venticinque anni e per niente intenzionato a lasciare la moglie. Poco avvezzo alle grosse platee, lo scrittore interpretato dal tormentato Francois Berléand (sempre pronto e impeccabile alle chiamate del cinema francese) trascina la giovane e ingenua ragazza in un turbine di passione e morbosità sempre più spinta, mentre – sull’altro fronte – un giovane e ricco ereditiero, viziato e mentalmente instabile – fa di tutto per conquistare il suo cuore.
Claude Chabrol lascia piacevolmente soddisfatti per almeno due motivi: il ritorno a un cinema di classe e di contenuti, stuzzicante e ironico quanto basta nel suo sprofondare lentamente nei meandri delle pulsioni umane, nonché per la piacevolezza visiva che serve una sceneggiatura senza sbavature o turbamenti. Turbamenti che invece continuano ad assillare il mondo dell’alta borghesia parigina, che il maestro francese continua a raccontare con ineguagliabile maestria. Mescolando gli elementi del dramma, della commedia e del giallo, ottiene il collaudato marchio che da anni distingue il suo cinema e lo rende unico agli occhi dei suoi estimatori.
Come spesso accade per i suoi film, lo spunto per il soggetto si ispira alla vita reale e, precisamente, al 1906, quando Stanford White, architetto del Madison Square Garden, fu ucciso dalla moglie per un tradimento non digerito (episodio citato anche nel Ragtime di Milos Forman ispirato all’omonimo libro di E.L. Doctorow). E il triangolo amoroso, che come al solito rimanda a una costante infinità di pellicole francesi (dalla nouvelle vague di La maman et la Putain o a Jules et Jim fino agli anni Novanta di Luis Malle), gioca a rimpiattino col cinema più alto, mescolando importanti elementi visivi con la magia più altolocata, con un finale di “prestigio”, tanto caro al suo cinema migliore.
La fille coupeé en deux
Titolo originale: La fille coupeé en deux
Nazione: Francia, Germania
Anno: 2007
Genere: Thriller
Durata: 105′
Regia: Claude Chabrol
Sito ufficiale: www.lafillecoupeeendeux.com
Cast: Ludivine Sagnier, François Berléand, Benoît Magimel, Mathilda May, Caroline Sihol, Etienne Chicot, Marie Bunel, Valeria Cavalli
Produzione: Alicéléo
Distribuzione:
Data di uscita: Venezia 2007