“La porta blu” di Kim Ki Duk

Per la prima volta in Italia al Korea Film Festival

Tutti in fila, tutti con lo stesso destino. Affacciati alla stessa finestra che riflette un palcoscenico vuoto. Oltre la porta blu, mentre la vita tira i fili diversamente.

Paran daemun è la porta blu che i clienti del Birdcage Inn si lasciano alle spalle, una volta entrati.
Jin-ah fa la prostituta, mentre sogna di iscriversi ad una scuola d’arte. Jin-Ah non si sa da dove arriva e non si sa per dove andrà. Intanto occupa il suo tempo a soddisfare le voglie dei clienti, chiusa in una stanza presa in affitto. Hye-Mi è la figlia della proprietaria e disprezza la prostituta, vergognandosi della sua casa e delle angherie che è costretta a subire. Hye-Mi è ancora vergine.
Il divario tra le due donne sfocia in un conflitto sociale che si intensifica con l’aumentare dei rapporti sessuali di Jin-Ah. E’ un Kim Ki Duk verboso quello della porta blu. Il film, anno millenovecentonovantotto, è lontano dal capolavoro Ferro tre, ma anticipa in maniera splendida le tematiche, i luoghi e i conflitti di una cultura in perenne divenire. Incerta, poco costante, che fa il verso ad un modo di vivere occidentalizzato. Kim Ki Duk è meraviglioso nelle sue ossessioni. i pesci rossi, veri o riflessi. I personaggi che vivono fra ironia e crudeltà senza mai perdere la speranza. Né buoni, né cattivi. Ma vivi.
Splendida regia, nelle inquadrature sobrie e pittoresche, in cui l’occhio della telecamera è spesso filtrato e mediato da qualcos’altro. Immagini riflesse. Kim Ki Duk inquadra specchi, piuttosto che persone. Fa vedere l’uomo attraverso il mare e non viceversa. Meraviglioso, ma con qualche ammiccamento di troppo. E con una chicca: un breve sottofondo musicale nientemeno che dei Radiohead.

Regia Kim Ki-Duk
Sceneggiatura Kim Ki-Duk, Suh Jong-Min
Fotografia Suh Jong-Min
Scenografia Kim Ki-Duk
Montaggio Ko Im-Pyo
Musica Lee Moon-Hui
Interpreti Yi Ji-Eun (Jin-a), Yi Hye-Eun (Hye-mi), Ahn Jae-mo (Hyun-woo), Jung Hyung-gi (Gecko), Son Min-suk (Jin-ho)
Produttore Kwang-Min Lee, Hae-Suk Yoo
Produzione Bugye Film
Distribuzione
Corea del Sud, 1998, 35 mm, colore, 100′