Correva l’anno 1998 e quello che si affacciava sulla scena non sembrava altro che un cantautore sbarazzino. Pochi sapevano della sua gavetta fatta di tour continentali a suonare il blues. Lui, la sua chitarra e una compagnia di musicisti in giro per teatri e locali. Ma quello che il mondo musicale italiano stava per scoprire non era solo un musicista da estate e via.
Di quelli che durano il tempo di un mojito in riva all’ombrellone. Quelli che si cantano attorno al fuoco perché tutti conoscono le parole delle sue canzoni. In pochi avrebbero scommesso sul futuro di successo del giovane Alex Britti. Sicuramente molti di più avrebbero puntato sulla prematura scomparsa del belloccio Britti dalle scene musicali. E invece mentre scorre verso la fine il primo decennio del nuovo millennio il cantautore romano pubblica il sesto disco della sua carriera, .23 puntoventire (Universal). Un album frutto di quella ricerca da un po’ di tempo a questa parte che Britti sta portando avanti. Un percorso verso una musica spogliata dall’elettronica, dai computer, dai sintetizzatori. Più acustica e sincera, non solo a livello musicale, ma anche autoriale. Perché la vera sorpresa, e il vero valore di questo disco è un nuovo Britti che si scopre nei testi delle sue canzoni.
Più intimo, più personale. Frutto di una vera riflessione durata due anni, tanti infatti sono passati dall’ultima raccolta di inediti. Una riflessione che parte dal titolo, che non è altro che un gioco di parole per spiegare questa nuova filosofia “brittiana” .23 è il giorno del mese di agosto in cui Alex è nato, e “punto 23” è un modo per dire che punta tutto su se stesso, sulla sua musica, sul suo talento, sulla sua chitarra. Nasce da queste basi questo .23, un disco lanciato dal singolo Piove, la prima canzone, il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album nei negozi. Una delle più ascoltabili e leggere, una dolce ballata ritmata e delicata, storia di un amore che sembra andare e venire come le onde del mare, l’ambientazione scelta per raccontare questa storia romantica. Una versione più moderna e matura di Oggi sono io, che rimane forse la canzone più bella creata da Britti finora. Si prosegue nella scaletta e si attraversano tutti i generi e le influenze della cultura musicale di Alex Britt, dal soul al reggae, dal blues al pop, dalla musica leggera al jazz. E ognuna sembra adattarsi e plasmarsi per raccontare un aspetto della sua vita, della sua personalità, del suo sentire. Cosi, c’è spazio per la sua amata Roma in Venite tutti a Roma, una dichiarazione per la sua città natale e ideale. Un brano che segue i ritmi pop e sempliciotti dei suoi tormentoni da Mi piaci a Solo una volta. In Buona fortuna si torna a parlare d’amore usando suoni cari a George Benson, in Lasciatemi sognare affida le speranze sul futuro del mondo e della società. Amico mio descrive il sentimento dell’amicizia e tutto si chiude con Punto23 che rappresenta il manifesto del nuovo disco ma anche della nuova visione brittina dal mondo, più matura, più razionale, più emozionante. Tutto in quasi un’ora di musica pura, che perde in ricercatezza e sperimentazioni, ma acquista in naturalità, in semplicità, in un nuovo contatto tra pubblico e cantautore.
Ecco, la nuova dimensione di Britti. Finalmente è diventato un cantautore maturo, capace di raccontare situazioni differenti con la sua arte. È diventato come il vino buono, quello che migliora più il tempo passa.
Tracklist
1. Piove2. Buona Fortuna
3. L’attimo Per Sempre
4. Esci Piano
5. Amico Mio
6. Vieni Qui
7. Venite Tutti A Roma
8. Lasciatemi Sognare
9. Meno Di Zero
10. Così Come Sei
11. .23
12. T. Blues
13. Estate
14. Quando Il Cielo Piange