Fuori Concorso
E’ Perhaps Love di Peter Chan, un altro straordinario autore della scuola di Hong Kong, a presentare l’ultimo film della selezione ufficiale (Fuori Concorso) di questo Festival.
Perhaps Love è prima di tutto un musical, ma anche un film che parla di sentimenti, del labile confine che separa l’amore dall’odio o che fa dell’odio la principale componente dell’amore.
Siamo fra Beijing e Shangai. Uno studente di cinema si innamora di una sua compagna di corso che, però, è troppo impegnata ad inseguire il sogno di diventare attrice. Dopo dieci anni, i due, ormai affermatissimi nel mondo dello spettacolo, si ricongiungeranno recitando in un musical che metterà di fronte i loro sentimenti. In un triangolo amoroso che confonde la vita con la morte, lo schermo con la realtà che, non sempre, rimanda ad un’immagine nitida e tangibile.
La vita è come un film. Ognuno è il protagonista del suo proprio film (è questo l’incipit del film), ma qualcuno può essere anche il coprotagonista del film di qualcun altro. O semplicemente la spalla.
Ma il tempo confonde le idee, ciò che accade prima o dopo può perdere di importanza. A volte si sbaglia il montaggio, oppure si tagliano delle scene che, solo molto più in là, scopriremo essere fondamentali. Che fine facciano quelle scene, se siano solo immagini offuscate di un ricordo lontano o la vera essenza di ciò che si palesa ai nostri occhi, non si può dirlo.
Molta della cultura cinese sembra rimandare ad un concetto di tempo che confonde le nostre certezze occidentali.
Chi addita il destino di una serie di fatalità e coincidenze che portano ad essere ciò che siamo (la concatenazione di eventi, gli interregni, le attese, gli errori, le mancanze, il compiere un gesto, lo stare in silenzio) sembra essere smentito da una macchina ben più complessa in cui, il prima e il dopo, non rivestono importanza alcuna. Indistinguibile chi è causa e chi conseguenza della propria stessa azione.
E allora che si faccia o non faccia qualcosa, nulla cambia. O nulla può evitare che accada ciò che inevitabilmente accadrà.
Si può scegliare di tagliare o no una scena, di montarla prima o dopo, di stilizzarla fotogrammo per fotogrammo, ma ci si imbatterà sempre – e inevitabilmente – con l’incontro che cambia la vita. L’amore, un film, una persona (ri)conosciuta, sconosciuta o da sempre sognata.
Peter Chan porta sullo schermo una storia magnifica.
Il circo che fa da sfondo ad un mondo magico, trampolieri, trapezisti, personaggi clowneschi e malinconici.
E, con un fare apparentemente rigido nel mettere in mostra sentimenti, raggiunge il senso di quello che è vita, memora, ricordo. E amore.
Ru guo ai (Perhaps Love)
Titolo originale: Ru Guo Ai
Nazione: Cina, Hong Kong
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 108′
Regia: Peter Chan
Sito ufficiale:Cast: Jacky Cheung, Jin-hee Ji, Takeshi Kaneshiro, Xun Zhou
Produzione: Andre Morgan
Distribuzione:
Data di uscita: Venezia 2005