L’unica donna in cartellone per la rassegna “Comics & Dintorni” del Teatro Toniolo di Mestre si dimostra un’attrice energica e coinvolgente, che assicura un grande divertimento al suo pubblico.
Pubblico che non può che essere partecipe dello spettacolo, fin dall’inizio: la comica sarda cerca subito il contatto e la platea, che sul momento reagisce in maniera quasi fredda, si lascia andare già dopo le prime battute.
Ognuno si rispecchia infatti, almeno in parte, in ciò che racconta Geppi, perché riesce a portare in scena, con una gestualità tutta sua, gli aspetti della vita vera, della vita di tutti i giorni. Ciò che può stupire è la forte presenza in sala di uomini, forse solo accompagnatori, ma altrettanto divertiti e costretti ad ammettere che ciò su cui si ironizza nel corso dello spettacolo il più delle volte corrisponde a realtà.
Le vere destinatarie della comica sarda sono però le “amiche donne”, quelle donne costantemente a dieta, in bilico tra chili di troppo e Nutella, con una “sempre troppo ingombrante ma tanto fiera 46”, alle prese con commesse e amiche “taglia 40” che, a sentire loro non fanno la minima fatica a restare così.
Geppi si rivolge però in genere a tutte le donne, che, essendo donne, sono sempre scontente. Le donne che hanno un uomo si lamentano perché non sono più contente di come se l’erano scelto; le donne single perché non hanno un uomo, perchè hanno un corredo nell’armadio che ormai sta ingiallendo e una crisi esistenziale ogni volta che intorno a loro si sposa qualcuno, che magari le invita al matrimonio.
Ed è proprio il matrimonio di un’amica degli anni della scuola il filo conduttore, ciò che collega in un unico discorso nuove trovate e alcune tra le più famose battute e gag di Geppi. Il pregio dell’attrice, che ha scritto insieme a Lucio Wilson il testo dello spettacolo, e della regista Paola Galassi, è la capacità di sfruttare al meglio le potenzialità del teatro, per rendere ancora più immediata la comicità di Geppi. Così sulla scena compaiono uno “stepper”, ma anche un comodissimo divano e un enorme barattolo di Nutella, un pacchetto di sigarette e un “armadio” pieno di vestiti comprati e mai indossati perché tanto “io non ho mai niente da mettere”, una borsetta piena di cose indispensabili per la sopravvivenza…
Ma soprattutto sulla scena compare una donna, una donna vera, che sa ironizzare e suscitare le risate del suo pubblico attraverso racconti semplici di vita vissuta, attraverso uno sguardo ironico su un mondo pieno di donne come lei, alla ricerca della felicità e dell’amore.
11 gennaio 2008
SI VIVE UNA VOLTA. SOLA
Scritto da Geppi Cucciari e Lucio Wilson
Regia Paola Galassi
con Geppi Cucciari
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