“Saving Mr. Banks” di John Lee Hancock

Disney vs Travers. Da non perdere!

“Venti da Oriente. Nebbia in arrivo. Come qualcosa che si sta preparando, pronto ad iniziare… Non riesco a definire quel che c’è in serbo, ma sento che ciò che sta per accadere è già accaduto prima”.

Mary Poppins, il film di Walt Disney, quest’anno compie cinquant’anni, mentre il libro (il primo di otto) di P.L. Travers, che racconta le gesta della tata venuta con il vento dell’Ovest, ne compie ottanta.
E per i festeggiamenti arriva nelle sale Saving Mr. Banks, un film pungente, delizioso e commovente, lieve e instancabile, che racconta l’incontro di due cantastorie della speranza, ma con un’interpretazione diversa della realtà: il controverso Walt Disney (interpretato perfettamente da Tom Hanks, con luminosità e potere) e la rigida Pamela Lyndon Travers (una magnetica e indimenticabile Emma Thompson) – ingiustamente fuori dalle nomitation agli Academy Awards.

1961, il “padre” di Topolino sta corteggiando da circa vent’anni Pamela Travers, perché gli conceda i diritti su Mary Poppins, per farne un film che doni felicità ai bambini e agli adulti. Mrs Travers non vuole sentir nominare quella macchina “stampa dollari”, tantomeno sentir parlare di canzoncine frivole e di sciocchi cartoni animati. Tuttavia le vendite dei suoi libri sono a terra, i diritti d’autore non stanno fruttando e lei non ha intenzione di scrivere altre storie sulla tata, che arriva volando con un ombrello, nella famiglia dei Banks. Quindi non le resta che accettare un biglietto aereo e l’ospitalità in albergo per due settimane a Los Angeles, per aprire i negoziati con Mr Disney e, poi, con lo sceneggiatore di fiducia di Walt, Don Dagradi (Bradley Whitford), e con i compositori, i fratelli Richard e Robert Sherman (Jason Schwartzman e BJ Novak); mettendo ben in chiaro che sarà lei ad avere l’ultima parola e non cederà sull’animazione.

I modi puntigliosi, teatrali di Mrs Travers, la sua posizione inamovibile, mai accondiscendente, sempre distaccata nella sua aria elegante e aristocratica, si scontra con l’immaginazione (“Mary Poppins è nemica di facili sentimentalismi” dirà) fiabesca e canterina di Disney e dei suoi sceneggiatori, allibiti o storditi (praticamente esilaranti)– Walt in testa – nel loro essere disarmati davanti a questa donna, e a loro modo abili, a volte esasperati, nell’incassare la ferrea rigidità della creatrice della tata tanto agognata.

Gli scontri, fatti di una vivace – e per il pubblico squisitamente piacevole -pignoleria, si basano sulla visione diversa che hanno di Mary Poppins: per Disney la tata è venuta a salvare e a incoraggiare i bambini, per Mrs Travers è una figura affidabile, che li aiuta a prepararsi all’oscurità della vita senza illusioni.

Tuttavia, Walt Disney comprende – chi più di lui, del resto – il legame profondo e prezioso che avvinghia indissolubilmente l’autore e la sua creazione; ma percepisce che dietro c’è ben altro, qualcosa che Mrs Travers non riesce a lasciar andare.

E infatti c’è: un’infanzia vissuta in Australia, sotto l’ombra di un padre amatissimo (Colin Farrel), visto con gli occhi di una bambina che osserva le meraviglie compiute dal suo eroe sognatore, finché non scopre la realtà tragica, per nulla avventurosa, di quello che si cela dietro l’entusiasmo di un padre alcolizzato.

(Saving) Mr. Banks (il capofamiglia, il padre dei bambini a cui Mary Poppins fa da tata) è il padre straordinario, ma l’uomo in crisi, che ha segnato la vita di Pamela; per lei una figura quasi sacra, come quella di Mary Poppins, che l’autrice non vuole svendere, ma che Disney prometterà di celebrare con l’immaginazione.

Come è finita la storia lo sappiamo, Julie Andrews e Dick Van Dyke continuano a mietere successi e a far cantare generazioni. Anche se i fan delle pagine di Mrs Travers sono inconfutabilmente delusi dal lavoro di Disney, resta il fatto che i due “nemici”, l’angloaustraliana e l’americano, hanno creato qualcosa di meraviglioso e immortale.

E il regista John Lee Hancock, che sa armonizzare le corde delle emozioni, con l’aiuto di alcuni brani della colonna sonora del film originale – qui proposti come un carillon struggente – ha reso un incantevole, ma non smielato, omaggio a due personaggi che, biografie a parte, hanno allietato le ore di milioni di persone, senza limiti di età, con le loro visioni e la loro fantasia.

Saving Mr Banks è una gioia ammaliante, poetica ed entusiasmante, che riempie il cuore di dolcezza e anche di malinconia, di risate e commozione; è un film dotato di una scrittura che va diritta al punto, bilanciata e senza sbavature, e interpretato in maniera impeccabile!

Tom Hanks incarna un sornione e ostinato Disney (semplicemente drammatica nel suo essere cinematografica la prima entrata in scena, circondato da tutti i premi vinti e preceduta da un colpo di tosse, e non sarà il solo – morirà infatti pochi anni dopo la première di Mary Poppins, ucciso da un cancro ai polmoni).
_ E poi lei, Mrs Travers, incisiva e senza tempo, quanto la sua Mary Poppins, è un’attenta e curatissima Emma Thompson, con il soprabito poggiato candidamente sulle spalle, come una maestrina, e i modi assorti e curiosi, forse è meglio dire attoniti, verso un mondo così distante da lei.

Oh che gioia andar
_ là sulla terra e il mar
_ e con l’aquilone
_ poter volare
_ là dove tutto è blu
_ su puoi salire tu
_ più su con l’aquilon

Titolo originale: Saving Mr. Banks
Nazione: U.S.A., Australia, Regno Unito
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata: 120′

Regia: John Lee Hancock
Cast: Tom Hanks, Colin Farrell, Emma Thompson, Ruth Wilson, Paul Giamatti, Jason Schwartzman, Bradley Whitford, B.J. Novak, Rachel Griffiths, Kathy Baker, Ronan Vibert, Claire Bocking
Produzione: Ruby Films, BBC Films, Walt Disney Pictures
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures
Uscita: 20 febbraio