“The Host” di Andrew Niccol

Alieni per la Meyer

Andrew Niccol, regista dell’originale Gattaca e dell’esuberante In Time si è rimesso dietro la macchina da presa per portare sul grande schermo The Host, tratto dall’omonimo romanzo dell’autrice della saga di Twilight, Stephenie Meyer.

Per questa avventura la Meyer ha abbandonato i vampiri e preso in considerazione l’invasione aliena.
In un futuro imprecisato, dopo aver colonizzato diversi pianeti dell’Universo, la razza aliena delle Anime, che vive in perfetta armonia, rispettando il prossimo e l’ambiente, è arrivata sulla Terra. Il problema è che per riuscire nei loro scopi le Anime, o meglio i Cercatori si impossessano del corpo e delle mente degli esseri umani, tramutandoli in automi dagli occhi di ghiaccio. I pochi umani sopravvissuti alle retate delle Anime vivono in clandestinità, tra loro ci sono anche Melanie, suo fratello Jamie, e Jared.

Melanie è una coraggiosa adolescente, disposta a tutto pur di difendere Jamie; tanto che una volta catturata, e impiantata dentro di lei un’Anima, riesce a resistere, a non far prendere il controllo della sua mente.
Così, Melanie instaura un dialogo con Wanderer, l’aliena dentro di lei, cercando di farle capire la crudeltà di quello che le stanno facendo; portata dalla sua parte Wanderer, riesce a farla scappare dai cercatori, che vogliono carpirle informazioni su dove si trovino i ribelli. La giovane riesce a raggiungere la sua famiglia, nel deserto: Jamie, l’amato Jared, lo zio e gli altri umani, che vivono nascosti. Ma dovrà guadagnarsi la loro fiducia, perché quello che loro vedono sono sono gli occhi di ghiaccio di Wanderer, non sanno che dietro c’è Melanie a combattere per non essere sopraffatta. Lentamente Wanderer, Wanda, grazie alla voce interiore di Melanie, riesce a comunicare con gli altri, soprattutto con Ian, suscitando un conflitto interiore con la stessa Melanie, il cui cuore appartiene a Jared.
I Cercatori sono sulle tracce di Wanda, la sua fuga infatti, rischia di mettere in pericolo la vita di tutti i ribelli che le hanno dato rifugio.
La consapevolezza e le nuove esperienze, emozioni, acquisite da Wanda, grazie a Melanie e agli altri, saranno decisive per il futuro della resistenza.

Siamo rimasti piacevolmente sorpresi vedendo The Host, un curioso
film di fantascienza raccontato da una penna più matura, non solo rivolta agli adolescenti in cerca di favole d’amore, ma anche a un pubblico più vasto appassionato del genere sci-fi, perché è costruito visivamente e narrativamente per catturare la loro attenzione. La regia di Niccol, che incespica all’inizio, poi ha saputo riprendere il ritmo, dal romanzo al film, con tutti gli elementi a sua disposizione, dalla storia d’amore alla fantascienza ai personaggi, con immaginazione e dialoghi ben architettati.

The Host, oltre a essere la prova del nove che alla Meyer piacciono i triangoli (Bella/Edward/Jacob – Melanie/Jared/Ian) e nonostante il terribile outfit degli alieni, è una storia non prevedibile, resa accativante dal tema principale: due anime in un corpo. In questo è stata bravissima l’attrice che interpreta Melanie, Saoirse Ronan, riuscendo a equilibrare, anche con un pizzico di simpatia, le due voci, quella interna e quella dell’Anima. Insieme a lei spicca anche “la cattiva” Diane Kruger (un’insensibile cercatrice), mentre la parte dei bellocci di turno è toccata ai bravi Max Irons (Jared) e Jake Abel (Ian).

Titolo originale: The Host
Nazione: U.S.A.
Anno: 2013
Genere: Fantascienza
Durata: 125′
Regia: Andrew Niccol
Cast: Diane Kruger, Saoirse Ronan, Max Irons, William Hurt, Jake Abel, Frances Fisher, Bokeem Woodbine, Boyd Holbro
Produzione: Chockstone Pictures, Inferno Entertainment, Nick Wechsler Productions
Distribuzione: Eagle Pictures
Data di uscita: 28 Marzo 2013 (cinema)