A Venezia il ministro Alessandro Giuli consegna il Leone d’Argento alla carriera all’attrice Ursina Lardi

Foto di Andrea Avezzù

E’ toccato al Ministro della Culta Alessandro Giuli l’onore di  consegnare nella Sala delle Colonne di Cà Giustinian  il Leone d’Argento alla carriera a Ursina Lardi, l’attrice svizzera da molti anni membro  della compagnia berlinese Schaubühne ,  interprete , nei panni di una fotografa di guerra, di un inquietante spettacolo ideato e diretto da Milo Rau La veggente andato in scena nei giorni scorsi nell’ambito del 53° Festival Internazionale del Teatro . L’attrice nell’ intervento  successivo alla consegna del premio ha avuto parole di fuoco per l’attacco in corso contro l’arte “….in tempi come questi, con le destre estreme e libertarie ma anche con forze conservatrici più moderate che continuano a smantellare e annientare non solo i finanziamenti e le infrastrutture, ma le condizioni stesse che rendono possibile l’arte, fare teatro è diventato, di per sé, un atto politico”Ursina Lardi ha anche rivolto un accorato appello a quanti operano in ambito teatrale e culturale <<Ora più che mai noi, protagonisti dell’arte e della cultura, dobbiamo unirci, stringerci in solidarietà, e opporci ai tentativi di metterci gli uni contro gli altri nelle imminenti lotte per la distribuzione delle risorse.Dobbiamo confrontarci – sul palcoscenico e fuori – con tutte le questioni urgenti che la nostra contemporaneità ci impone, ma non dobbiamo ridurci a un semplice riflesso delle decisioni politiche – questo potere su di noi non dobbiamo concederlo>> E sempre rivolta agli addetti ai lavori l’attrice, che ha un piglio e una voce che ricorda tanto una grande e generosa  interprete del nostro cinema e  teatro, Mariangela Melato,  ha concluso <<Celebriamo la capacità umana di poter fare un passo di lato –….. –e di muoverci liberamente su un palcoscenico.Senza paura, senza riserve.Con forza e fragilità,con la mente lucida e il cuore in fiamme.Perché questo è resistenza.”Nel segno delle generazioni più giovani, infine l’ultimo atto della 53° edizione del festival, la premiazione  del progetto di Alberto Colombo Imago vocis  per Biennale College Regia under 30 .