Buon compleanno, Satyricon!

VENEZIA – Triplice celebrazione al Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2023 ricorrono infatti i cinquant’anni dal debutto di Satyricon di Bruno Maderna e dalla morte dello stesso e il trecento quarantacinquesimo compleanno del Teatro Malibran, sala sorella della Fenice. Rappresentata per la prima volta al Festival d’Olanda di Scheveningen, il 16 marzo 1973, sotto la direzione dell’autore pochi mesi prima della sua dipartita, dal 25 al 29 gennaio 2023 si è festeggiato con un nuovo allestimento di Satyricon, dopo l’unica rappresentazione veneziana proposta dal Teatro La Fenice che si svolse nel 1998 al Teatro Goldoni.

Satyricon ruota attorno all’episodio cardine del libro di Petronio, la cena di Trimalcione, personaggio dalla ostentata volgarità che simboleggia la profonda crisi di valori del mondo contemporaneo. Fedele alla natura del romanzo latino, Maderna coniuga la forma del frammento letterario con la struttura aleatoria della partitura: i numeri musicali vennero infatti consegnati all’editore in fascicoli singoli, lasciando l’ordine al gusto personale. Maderna non volle quindi darvi finitezza, ma la possibilità di avere ogni volta del materiale da “assemblare” in modo soggettivo, un’ “opera aperta” dalla drammaturgia insita nella partitura (sebbene spesso venga proposta la sequenza della prima olandese).

Il mondo narrato da Petronio, vissuto dai protagonisti come un labirinto, è quello dell’ostentazione della ricchezza, della volgarità e della crisi di valori della sua epoca, non tanto lontana dai tempi odierni, anni in cui la vetrinizzazione sociale ha reso tutto banale, quasi necessario, perdendo di vista l’importanza di virtù come l’umiltà, la discrezione, la curiosità, l’intimità. Il regista Francesco Bortolozzo si concentra più sull’aspetto escatologico, caratterizzando Trimalcione con accenni cristologici non pertinenti, mentre Fortunata, sua moglie, è una sorta di Lady Gaga impettita, elegante nei costumi color Pantone di Marta Del Fabbro. La scena di Andrea Fiduccia, illuminata da Fabio Barettin, punta a fornire tableaux compositivamente graziosi. L’impressione è di un effetto più icon che satyr. 

Precisa ed efficace la direzione di Alessandro Cappelletto a cui si aggiunge la valida regia del suono di Giovanni Sparano.

Nel cast si distinguono Marcello Nardis, Trimalcione sempre preciso nel dettato musicale, e Manuela Custer, Fortunata risolta col giusto piglio. Christopher Lemmings è Habinnas di elevata caratura, mentre sullo sfondo dell’azione, ma non del canto rimangono Francesca GerbasiWilliam Corrò Francesco Milanese.

Bravi i mimi Estella DvorakEmanuele FruttiRoberta PiazzaGiulio VenturiniAaron Weber.

Successo per tutti alla recita del 26 gennaio.

Luca Benvenuti